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Rompe in faccia alla vicina di casa una tazzina del caffè e la sfregia: una donna finisce a processo

Una donna è finita a processo per un’aggressione verso la vicina di casa: avrebbe prima rotto una tazzina di caffè sulla fronte della vittima e poi avrebbe impugnato un coccio e le avrebbe inciso un lungo taglio verticale sul volto.
A cura di Giorgia Venturini
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Una donna di 48 di Brugherio, in provincia di Monza e Brianza, è finita a processo per aver rotto una tazzina di caffè in faccia alla vicina di casa sfregiandola. Tutto è successo nel loro cortile nell'ottobre del 2022: tra le due donne, coetanee e dirimpettaie, è scoppiata l'ennesima lite finita con una delle due in ospedale per lesioni al volto che avrà per tutta la vita. Ora l'imputata dovrà difendersi dall'accusa di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso e atti persecutori.

Stando alla dinamica di quanto accadde allora, l'imputata – come riporta Prima La Martesana – avrebbe prima rotto una tazzina di caffè sulla fronte della sua vicina di casa poi avrebbe impugnato un coccio e avrebbe inciso sul volto della vittima un lungo taglio verticale che in ospedale i medici hanno suturato con decine di punti. L’imputata, originaria della Romania, ai tempi dell'aggressione era già agli arresti domiciliari: doveva stare in casa e non nel giardino del palazzo, motivo per cui nel 2022 era scattata anche la denuncia per evasione e per lei si erano aperte le porte del carcere.

Tra le due donne da tempo c'era tensione: tutto sarebbe iniziato perché la vittima si era lamentate con l'imputata perché sentiva il suo cane piangere e abbaiare. Da lì è stato un crescendo di liti e discussioni tanto che erano già sfociate in denunce per minacce. L'imputata avrebbe più volte minacciato la figlia minorenne della vittima. Le avrebbe detto: "Ti butto l’acido in faccia", "in cantina ho una pistola", "ti ammazzo quando voglio" e "ti faccio violentare tua figlia". Poi l'aggressione e il trasferimento in carcere della 48enne. Tutto ora dovrà essere accertato a processo.

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