Rompe il naso al professore ma i genitori contestano l’espulsione: 16enne torna a scuola
È stato riammesso in classe lo studente 16enne che a ottobre, in una scuola di Abbiategrasso, in provincia di Milano, aveva rotto il naso a un professore che lo aveva rimproverato. L'istituto aveva deciso di espellere l'alunno, ma l'organo di garanzia dell'Ufficio Scolastico Regionale, su pressione dei legali della famiglia del ragazzo, ha contestato il provvedimento e ha deciso di farlo tornare in aula. L'ufficio ha detto di aver tenuto conto, nella sua decisione, della "Esclusione della famiglia del ragazzo dalla composizione allargata del consiglio di classe" che ha deciso l'espulsione.
L'aggressione risale allo scorso 15 ottobre ed era avvenuta nell'istituto professionale Emilio Lombardini, ad Abbiategrasso. Rocco Latrecchiana, docente di matematica, progettazione, storia dell'arte e disegno, aveva ripreso per motivi scolastici il 16enne che a quel punto lo aveva rincorso per i corridoi e lo aveva fatto cadere a terra, per poi colpirlo con un calcio sul volto. I colleghi e altri studenti avevano soccorso l'uomo, che era stato portato in codice verde all'ospedale con il naso rotto. La vittima, un insegnante di 48 anni laureato in architettura, all'epoca dei fatti aveva detto di stare valutando di lasciare l'insegnamento.
Latrecchiana aveva racontato così l'aggressione di quella mattina: "Era il mio primo giorno al Lombardini. Dovevo cominciare da una classe seconda, nell’ora di laboratorio di grafica. Un allievo ha acceso la musica sul telefonino. Gli ho chiesto di spegnere e lui mi ha offeso verbalmente, fingeva di spegnerla per poi riaccenderla". A quel punto sarebbe intervenuto un altro ragazzo, che avrebbe iniziato a insultarlo dicendogli: "Chi ca… sei tu per dirgli di spegnere?". Il docente lo avrebbe invitato a sedersi ma, visto che si rifiutava, gli avrebbe detto di seguirlo in vicepresidenza. Mentre erano nei corridoi, il ragazzo si sarebbe voltato e avrebbe fatto cadere il professore, per poi picchiarlo.
Fino ad oggi il 16enne, seguito da un neuropsichiatra, ha studiato a casa.