Romina Vento, oggi l’autopsia della donna annegata e uccisa dal compagno: cosa sappiamo finora
Carlo Fumagalli ha confessato. Adesso toccherà all'autopsia confermare o smentire il racconto fornito dall'operaio 49enne sulla morte della compagna, Romina Vento. Fissata per oggi, 26 aprile, darà nuove indicazioni circa la causa del decesso della donna. Pur avendo degli indizi ricavati dalle parole di Fumagalli, non si sa ancora quanto tempo servirà al medico legale. Come rivelato a Fanpage.it, "probabilmente confermerà in toto quello che ha confessato".
La versione di Fumagalli
"Ho tenuto Romina in acqua con le mie mani, così l'ho uccisa", ha detto Fumagalli durante l'interrogatorio di fronte al pubblico ministero. Alcuni testimoni avevano visto la Renault Megane bianca della coppia correre veloce lungo le sponde dell'Adda a Fara Gera (in provincia di Bergamo) intorno alle 21:30 di martedì 19 aprile. L'auto è stata poi ritrovata nel fiume. Alcuni metri più avanti, il corpo senza vita della donna. Fumagalli, invece, è stato trovato a Vaprio circa tre ore dopo con gli abiti ancora bagnati e in stato confusionale. Come ha spiegato agli inquirenti, ha dovuto tenere la testa di Romina in acqua perché era riuscita ad aprire la portiere dell'auto e a riemergere.
Aveva interrotto la cura per disturbi psichiatrici
Operaio addetto al taglio del tessuto da sei anni alla Duca Visconti di Modrone, il 49enne aveva interrotto da cinque settimane la cura per alcuni disturbi psichici di cui soffre dall'estate del 2021. Dopo essere stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario, Fumagalli ha manifestato intenti suicidi. Per questo motivo ora è ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.