Romina Vento, annegata nel fiume Adda. Arrestato il compagno: l’uomo era in cura psichiatrica
Sono ancora in corso le indagini per capire esattamente cosa sia accaduto nella notte di martedì 19 aprile a Fara D'Adda, in provincia di Bergamo. Quello che certo è che un'automobile è finita nelle acque del fiume e che Romina Vento, 44enne, è morta annegata. La mattina successiva la tragedia, è stato arrestato il compagno della donna, Carlo Fumagalli, con l'accusa di omicidio volontario.
Fumagalli ha fornito la sua versione dei fatti
Agli inquirenti, guidati dal sostituto procuratore Carmen Santoro, toccherà capire come sia avvenuto l'annegamento e quale sia stato il ruolo di Fumagalli: "Il mio assistito, durante l'interrogatorio, ha fornito la sua versione dei fatti", spiega a Fanpage.it l'avvocato Fabrizio Manzari. Sul contenuto però non emerge alcun dettaglio. L'avvocato dell'uomo, ha poi spiegato a Fanpage.it, che il suo assistito "ha riferito di essere in cura psichiatrica con delle patologie di natura psichiatrica e che nelle ultime settimane aveva cessato di assumere i farmaci che gli erano stati prescritti". Nelle prossime ore, il giudice per le indagini preliminari deciderà per la convalida.
La dinamica e le urla della donna
Sulla dinamica, per il momento, restano solo i racconti di alcuni testimoni: persone che hanno visto l'automobile procedere a tutta velocità, superare il varco e lanciarsi verso l'acqua. Alcuni hanno raccontato di aver sentito la donna urlare e chiedere aiuto e l'uomo arrivare a riva per poi sparire. Romina Vento e Carlo Fumagalli avevano due figli di 10 e 15 anni. Quest'ultima, in base a quanto raccontato da alcuni amici a Fanpage.it, ha saputo del dramma tramite i social. Vento lavorava al pastificio Annoni. Fumagalli invece lavorava come operaio specializzato. Dopo la tragedia, è stato bloccato a Vaprio dai carabinieri con gli abiti ancora bagnati.