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Romano La Russa: “Gli studenti manganellati a Pisa? L’avanguardia delle spranghe usate dai loro nonni”

Al centro del dibattito che ieri ha infiammato il Consiglio regionale in Lombardia i fatti di Pisa, dove lo scorso 23 febbraio gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno caricato e manganellato alcuni partecipanti di un corteo studentesco pro Palestina.
A cura di Francesca Del Boca
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Un consiglio regionale acceso quello di ieri al Pirellone. Al centro del dibattito che ha infiammato l'aula di Regione Lombardia i fatti di Pisa, dove lo scorso 23 febbraio gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno caricato e manganellato alcuni partecipanti di un corteo studentesco pro Palestina, innocui e disarmati.

La discussione in Consiglio regionale

"I ragazzi di Pisa? I minorenni che difendete li usate come avanguardie delle spranghe che cinquant’anni fa usavano i loro nonni", è intervenuto l'assessore alla Sicurezza Romano La Russa (Fratelli d'Italia) in assemblea. Dose rincarata dal capogruppo della Lega Alessandro Corbetta. "Oggi l’antifascismo viene interpretato come antidemocratico, ma i ragazzini del collettivo Cambiare rotta di Pisa hanno inneggiato alla brigatista Barbara Balzarani".

L'occasione, quella di una mozione "per dare sostegno alle forze dell’ordine e alla libertà di manifestare in modo civile" approvata ieri dalla maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale. Una provvedimento che trae origine innanzitutto dagli scontri in via Padova avvenuti domenica 3 marzo durante la presentazione di un libro della moglie di Caparini, l'eurodeputata Silvia Sardone.

"Le manganellate ai manifestanti sono sempre spiacevoli e deprecabili e sarebbe meglio evitarle, ma chi partecipa a un corteo deve sapere che la partecipazione deve sempre implicare senso di responsabilità e non il pensiero che appartenendo ad un gruppo si possano violare le regole", sono state le parole del primo firmatario Davide Caparini. "Anche nel caso più eclatante, quello di Pisa, le forze dell’ordine sono tenute a far rispettare i limiti che la Questura ha assegnato al corteo, che è bene ricordarlo, deve essere autorizzato".

La replica dell'opposizione

Durissima la replica dell'opposizione. Carmela Rozza (Pd) in primis. "La destra strumentalizza le forze dell'ordine", la sua risposta. "Noi siamo dalla parte delle forze dell’ordine, di chi tutti i giorni svolge un compito tanto delicato e importante per la vita democratica. Proprio per questo abbiamo la libertà di poter criticare chi sbaglia, come è avvenuto a Pisa". E, rivolta a Romano La Russa: "A cinquant'anni fa, quando eri il picchiatore di San Babila, non ci voglio tornare".

E ancora il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino. "Già ieri in aula abbiamo risposto con durezza a Romano La Russa. Lo ha fatto giustamente Carmela Rozza, che gli ha ricordato, tra l'altro, il suo passato da picchiatore in piazza", ha detto. "Voglio insistere su questo punto: l'ex picchiatore La Russa si scusi con le ragazze e i ragazzi manganellati a Pisa e con le loro famiglie. E rammenti le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella".

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