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Incendio nella Casa di Riposo per Coniugi a Milano

Rogo in una Rsa di Milano, con 6 morti e 81 intossicati: le fiamme sono partite da una sigaretta

Sarebbe stato un mozzicone di sigaretta a incendiare le lenzuola di una stanza al primo piano, quella che ospitava le vittime Nadia Rossi e Laura Blasek: le fiamme avrebbero così lentamente avvolto i materassi, fino ad arrivare a una bombola d’ossigeno.
A cura di Francesca Del Boca
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Sono partite dalla camera 605, primo piano, le fiamme che nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 luglio hanno avvolto le stanze della struttura per anziani "Casa per Coniugi" di via dei Cinquecento a Milano: all'origine del rogo, che ha registrato 6 morti e 81 pazienti intossicati (di cui 2 in gravi condizioni), ci sarebbe un mozzicone di sigaretta. 

Le fiamme e l'esplosione della bombola di ossigeno

La stanza è quella di Laura Blasek, classe 1936, e Nadia Rossi, 69 anni, due delle vittime. Sarebbe stata quest'ultima ad accendere la sigaretta che ha dato poi origine al rogo: le fiamme avrebbero così pian piano bruciato materassi e coperte, sprigionando una colonna di fumo nero irrespirabile, fino ad arrivare a una bombola d’ossigeno. Un testimone, infatti, racconterà di aver sentito un forte rumore, come il boato di un'esplosione.

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L'allarme lo lancia la compagna di stanza della donna, gravemente invalida: afferra la cornetta del telefono e, chiamando la reception all'ingresso, grida aiuto con tutta la forza che può. I pompieri arrivano pochi minuti dopo, e in poco tempo riescono a spegnere le fiamme. Le due donne della 605, però, sono ormai morte. Così come altre quattro vittime, intossicate dal fumo nero che ha invaso le scale e i corridoi della Casa per coniugi.

"Una persona  che ha perso la vita ha chiamato in reception dicendo: C'è puzza di fumo, c'è fumo", ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Guido Bertolaso. "È stata quindi la reception a chiamare il 112 e far scattare tutto il sistema. Purtroppo questa persona, non potendosi muovere, ha perso la vita perché evidentemente in quei cinque minuti trascorsi dall'allarme all'arrivo dei primi soccorsi è stata vinta dal fumo".

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L'impianto antincendio era rotto

All'interno della casa di riposo milanese sono stati trovati alcuni cartelli, affissi nei giorni scorsi, che annunciavano un malfunzionamento degli impianti di rilevazione fumi della struttura. L'avviso, firmato dalla direttrice su carta intestata del gestore Proges, assicurava la presenza di "un addetto di un’azienda specializzata nella lotta antincendio ad alto rischio nel turno notturno 01 – 07 (ove cala il personale)" nell’attesa che il Comune di Milano, proprietario della casa di riposo, desse il via ai lavori di riparazione.

"Se ci saranno responsabilità chi ha sbagliato dovrà pagare. Compreso il Comune", sono state del resto le parole del sindaco di Milano Beppe Sala dopo l'incendio. La Procura, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, per ora senza indagati.

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