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Roby Facchinetti e la sua famiglia vittime di una violenta rapina: archiviate le indagini, restano ignoti i malviventi

Il giudice per le indagini preliminari ha deciso di archiviare il fascicolo a carico di ignoti sulla violenta rapina che hanno vissuto il cantante dei Pooh Roby Facchinetti e la sua famiglia il 29 gennaio del 2023.
A cura di Giorgia Venturini
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Non si conoscono i nomi dei ladri entrati in casa del cantante dei Pooh Roby Facchinetti il 29 gennaio del 2023. E molto probabilmente non si avranno mai: il giudice per le indagini preliminari ha deciso di archiviare il fascicolo a carico di ignoti che la Procura di Bergamo aveva aperto subito dopo la violenta rapina. Le indagini non hanno infatti individuato i colpevoli dell'irruzione armata, costringendo così il gip a procedere con l'archiviazione. La famiglia ha questa decisione non si è opposta.

Il famoso cantante si trovava nella sua sua villa vicino allo stadio a Bergamo insieme alla moglie Giovanna Lorenzi quando improvvisamente si è trovato davanti i tre rapinatori con le pistole puntate. Erano vestiti tutti uguali, avevano i guanti e il passamontagna. Erano dei professionisti perché non hanno lasciato una loro traccia e agivano con un auricolare nell'orecchio. Facchinetti e la sua famiglia vissero "35 minuti terribili". La coppia era state tenuta in ostaggio e uno dei rapinatori avrebbe anche minacciato il cantante di sparargli alle gambe se si fosse mosso. I malviventi sono stati in casa finché non sono riusciti ad accumulare un bottino da centomila euro. A quel punto sono fuggiti via.

Quando si era diffusa la notizia, Roby Facchinetti aveva scritto così sui social: "Cari amici. Riguardo me e la mia famiglia sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio".

Erano subito scattate le indagini della Squadra mobile. Al vaglio delle possibilità, c'era anche quella che i tre criminali conoscessero bene la casa: dietro il colpo, insomma, poteva esserci qualcuno che conosceva i Facchinetti, o che per qualche ragione si era trovato a frequentare le stanze della villa di Bergamo. Soprattutto perché non erano state forzate né porte né finestre. Solo ipotesi: le indagini non hanno permesso di individuare i rapinatori.

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