Rivendono biglietti usati a metà prezzo: il business dei bagarini nella metro di Milano
Un giro di biglietti di seconda mano a prezzo dimezzato. È quello che accade nelle stazioni della metropolitana di Milano, come documentato dal Corriere della Sera. I bagarini si fanno consegnare i biglietti dei passeggeri all'uscita della stazione e li rivendono a metà prezzo a chi accetta di pagare meno per un ticket già usato.
Biglietti usati a metà prezzo
Come ricostruito dal quotidiano milanese nella stazione Lampugnano della metro Rossa, il modus operandi è semplice. Il venditore si avvicina ai tornelli in attesa che i passeggeri salgano le scale per uscire dalla stazione. Si avvicina a un passeggero che inserisce il biglietto appena utilizzato nella fessura del tornello e gli chiede se può regalarglielo. Se la richiesta va a buon fine, il ticket si aggiunge alla mazzetta che tiene nella mano.
Dopo poco si sposta davanti alle macchinette automatiche e tenta di vendere al prezzo di un euro i biglietti recuperati, esattamente la metà del costo ufficiale. Non tutti accettano, ma qualcuno tira fuori dal portafoglio la moneta e in cambio riceve il pass usato, ma valido, per accedere al treno sotterraneo a prezzo ridotto.
Un business noto alle Forze dell'Ordine
Le trattative avvengono sotto la luce del sole, o meglio sotto quella artificiale delle lampadine, nelle vicinanze delle guardiole Atm che controllano la stazione. Nessuno interviene per accertare cosa realmente sta accadendo, ma secondo il Corriere il business sarebbe conosciuto dagli agenti dell'Atm e della Polmetro che collaborano con azioni specifiche per evitare che questo fenomeno si verifichi.
Il fenomeno, infatti, non è nuovo. Sarebbe nato a partire dal 2019 quando il prezzo dei biglietti è aumentato da 1,5 a due euro ed è stata introdotta la possibilità di utilizzare lo stesso ticket per effettuare più viaggi in metropolitana, sempre rispettando il limite orario di validità.