Ritrovato il corpo di Orlando Gonzales Puma: si era tuffato nel lago d’Endine per salvare una 17enne
È stato ritrovato il corpo di Orlando Gonzales Puma, l'uomo di 32 anni che si era tuffato nel lago d'Endine (Bergamo) per salvare la figlia della compagna. Il corpo è stato ritrovato nella mattinata di oggi, mercoledì 5 luglio, alle 12.30. Per tre giorni, i sommozzatori hanno perlustrato le acque del lago senza successo.
Puma era padre di due ragazzi di 12 e 14 anni
Puma era padre di due ragazzi, che hanno 12 e 14 anni. Nella giornata di domenica 2 luglio, l'uomo si trovava con la compagna, la figlia di quest'ultima e un amico sul lago per trascorrere una giornata in totale relax. Durante la gita, i quattro hanno deciso di noleggiare un pedalò. A un certo punto, la 17enne si è tuffata. Con lei, c'erano anche Orlando e la compagna.
La dinamica dell'incidente
Al quotidiano Il Corriere della Sera, la ragazza ha raccontato che il vento e la corrente la stavano allontanando dal pedalò. Il 32enne le avrebbe portato un salvagente e sarebbe tornato verso l'imbarcazione: "Ce la stava per fare, mancava poco perché lo afferrasse, quando ha iniziato ad agitarsi ed è finito sott'acqua".
Sono stati immediatamente chiamati i soccorsi. I vigili del fuoco di Bergamo insieme ai sommozzatori di Brescia, Lecco, Milano, Torino, Vicenza e Firenze, hanno perlustrato le acque che raggiungono una profondità di nove metri. Hanno utilizzato anche un robot, un sonar e un elicottero decollato da Malpensa. Il corpo è stato trovato solo questa mattina.
Puma lavorava come muratore e viveva a Bergamo. Lascia due figli e la compagna. Il suo corpo adesso si trova alla camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni XXIII in attesa di eventuali accertamenti da parte della Procura.