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Ritorno a scuola a Milano, ma solo in un terzo degli istituti superiori: “Vediamo quanto durerà”

Ritorno a scuola in alcuni istituti superiori di Milano e della Lombardia, tornata ieri in zona arancione. Nel capoluogo lombardo lezioni in presenza, ma al 50 per cento, in un terzo degli istituti superiori: non tutti sono riusciti a riorganizzarsi in poco tempo. Tra gli studenti prevalgono felicità, ma anche preoccupazione per i trasporti e scetticismo: “Vediamo quanto durerà”. Intanto sul fronte dei trasporti i mezzi di superficie hanno retto: qualche criticità in più sulla metropolitana.
A cura di Francesco Loiacono
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Con la Lombardia ritornata, tra le polemiche, zona arancione, oggi hanno riaperto, anche se al 50 per cento, alcune scuole superiori in tutta la regione. A Milano cancelli aperti per un terzo degli istituti: non tutti sono infatti riusciti a riorganizzarsi per poter ospitare gli studenti in sicurezza. Dopo settimane di proteste e occupazioni delle scuole, questa mattina sono comunque stati migliaia i ragazzi e le ragazze che hanno potuto riassaporare il clima delle lezioni in presenza, in classe. "Strano, stranissimo, però l'importante è ritornare – ha detto una studentessa del Manzoni intervistata da Fanpage.it – Adesso vediamo quanto durerà, io sono molto scettica".

Felicità, ma allo stesso tempo preoccupazione sono i sentimenti prevalenti in questo nuovo primo giorno di scuola: "Questa mattina ho preso il treno, però non hanno potenziato le corse", dice uno studente. E un altro rincara la dose: "Siamo contenti di tornare a scuola, però allo stesso tempo il problema non è tanto la sicurezza a scuola ma la sicurezza sui mezzi. Io per esempio stamattina mi sono fatto accompagnare". La preoccupazione non è però solo legata ai mezzi di trasporto: "Sono molto felice, ma è stata una scelta fatta molto di fretta – dice una studentessa -. Secondo me non ci sono condizioni abbastanza sicure per tornare a scuola, il clima è sempre di tensione e ansia, non è il clima che mi aspetterei dagli anni dell'adolescenza".

Non dappertutto le classi si sono tornate a riempire: "Non si poteva fare altrimenti – dice Giovanna Mezzatesta, dirigente scolastica del liceo Bottoni che riaprirà solo mercoledì  – Probabilmente ce la faremo sulla tenuta dei trasporti, ma sulla tenuta dell'Ats nutro serie perplessità. Quello che si deve migliorare è che non arrivino indicazioni contraddittorie".

A proposito di trasporti, complice anche il ridotto numero di studenti il piano messo a punto dal Comune assieme alla prefettura – il patto "Milano per la scuola" che prevedeva lo scaglionamento degli orari nella fascia 7-10 e il potenziamento dei mezzi – ha sostanzialmente tenuto: 100 navette hanno collegato 30 istituti scolastici milanesi tra i più frequentati e in generale la situazione è stata regolare su tutta la rete. Qualche criticità sulla metropolitana, dove secondo quanto comunicato da Atm è stato necessario contingentare gli accessi in metropolitana una quarantina di volte, come per altro già accaduto negli orari di punta nei giorni precedenti, per rispettare il limite del 50 per cento di capienza consentito.

(Interviste a cura di Simone Giancristofaro)

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