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Ristoranti aperti fino alle 22, Fontana: “Ancora nessuna risposta dal governo”

Resta ancora senza risposta la richiesta di tenere aperti i ristoranti fino alle 22, orario di coprifuoco, fatta da Regione Lombardia al governo. Lo hanno annunciato il presidente Fontana durante il suo sopralluogo di oggi domenica 7 febbraio in uno dei padiglioni di Fiera Milano dove è in corso una sperimentazioni sui tempi e i metodi di realizzazione della seconda fase della campagna vaccinale anti Covid su 2.500 volontari Areu. Intanto la Lombardia si prepara a entrare nella sua seconda settimana in zona gialla.
A cura di Giorgia Venturini
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Attilio Fontana (Lapresse)
Attilio Fontana (Lapresse)

"Nessuna risposta dal governo su orari ristoranti". Attende ancora un sì o un no il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi che in una lettere inviata a Palazzo Chigi hanno chiesto di considerare la possibilità di tenere aperti i ristoranti fino alle 22, l'ora del coprifuoco. Lo annuncia lo stesso governatore leghista durante il suo sopralluogo ai padiglioni milanesi della Fiera dove ieri e oggi domenica 7 febbraio si sta svolgendo una sperimentazione sui tempi e i metodi di realizzazione della seconda fase della campagna vaccinale anti Covid su 2.500 volontari Areu.

Il Pirellone spera che la risposta possa arrivare il prima possibile e che la crisi di governo attualmente in corso non rallenti decisioni così importanti. Secondo Fontana e Guidesi, "alla luce dei dati dell'andamento epidemiologico, della campagna vaccinale ormai entrata nel vivo, nonché della necessità di scongiurare la crisi del settore dei pubblici esercizi" è necessario "estendere il periodo di attività fino alle ore 22". Il tutto garantendo "ovviamente le misure di contrasto e contenimento dell'epidemia".

Lombardia in zona gialla per un'altra settimana

Intanto in Lombardia è stata confermata la zona gialla per un'altra settimana: la conferma arriva dopo che l'indice di contagio Rt ha fatto registrare un valore ancora sotto a 1 (0,94) e per questo motivo non è stato ritenuto necessario inasprire le misure di contenimento del virus. Ora gli esperti temono un aumento dei contagi dopo queste due settimane in zona gialla: per scongiurare nuove restrizioni, anche in virtù della presenza di focolai di "varianti" del Coronavirus, come quello di Corzano nel Bresciano, gli esperti continuano a raccomandare la massima prudenza.

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