Rissa tra 50 persone nel centro di Cantù, fermati 3 minorenni per tentato omicidio: uno ha 14 anni
Tre ragazzini minorenni sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Cantù (in provincia di Como) per la rissa scoppiata alle prime ore di domenica 2 giugno in piazza Garibaldi. I giovanissimi, di 14, 16 e 17 anni, sono accusati di tentato omicidio aggravato in concorso. Stando a quanto ricostruito dalle testimonianze e dalle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, i tre avrebbero tenuto ferme alcune persone mentre un 18enne, anche lui arrestato per gli stessi reati, li ha colpiti con un coltello. Due uomini, di 33 e 44 anni, sono ancora ricoverati in ospedale in gravi condizioni.
La rissa in piazza Garibaldi
La violenza è esplosa nella notte tra sabato 1 e domenica 2 giugno, in pieno centro a Cantù. La chiamata al 112 è arrivata da un residente intorno alle 3 e parlava di decine di persone che si stavano fronteggiando lanciandosi bottiglie di vetro e transenne. Testimoni hanno raccontato di almeno 50 partecipanti, tra cui alcuni giovanissimi.
Due persone sono state soccorse dai sanitari intervenuti con ambulanza e automedica. Si tratta di un 33enne di Cantù, poi trasportato all'ospedale San Gerardo di Monza, e di un 44enne di Novedrate, portato al Sant'Anna di Como con una ferita da arma da taglio alla milza. Un 28enne, invece, è stato portato da alcuni amici al pronto soccorso, ma ha preferito andarsene firmando le dimissioni.
L'arresto dei tre minorenni e dell'accoltellatore
Circa 12 ore dopo quegli eventi, i carabinieri della Compagnia di Cantù hanno fermato tre ragazzini. Si tratta di un 14enne, un 16enne e un 17enne, tutti legati a baby gang già responsabili di altri episodi di violenza nel centro cittadino. L'accusa nei loro confronti è di tentato aggravato in concorso, mentre il più giovane dei tre deve rispondere anche di furto con strappo di una catenina d'oro a un 18enne che sarebbe avvenuto poco prima della rissa. Sono stati portati tutti al carcere minorile Beccaria di Milano.
I ragazzini avrebbero tenuto fermi i feriti, colpendoli anche con calci vari, mentre un 18enne li avrebbe feriti con il coltello. Anche il maggiorenne è stato identificato, fermato e condotto al carcere di Bassone a Como. Le indagini sono ancora in corso.