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Rischio frana e tsunami sul lago d’Iseo: Regione Lombardia stanzia 250mila euro per i comuni colpiti

Sul lago d’Iseo c’è rischio tsunami: una frana sul monte Saresano potrebbe causare lo staccamento di un’enorme porzione della montagna di oltre un milione e mezzo di metri cubi. Ora Regione Lombardia ha stanziato 250mila euro per i lavori necessari per la messa in sicurezza della zona che vede coinvolti più comuni.
A cura di Giorgia Venturini
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A destra: la crepa sul monte. A sinistra: la montagna
A destra: la crepa sul monte. A sinistra: la montagna

Arrivano 250mila euro da Regione Lombardia per i lavori necessari per la messa in sicurezza dei paesi coinvolti dall'alto rischio frana sul monte Saresano. Qui il lago d'Iseo è a rischio tsunami: la frana potrebbe causare lo staccamento di un'enorme porzione della montagna di oltre un milione e mezzo di metri cubi. Rischio che tiene da settimane con il fiato sospeso gli abitanti di Tavernola Bergamasca, Vigolo e Parzanica.

Ecco come verranno distribuiti i soldi

Regione Lombardia ha così deciso di distribuire i fondi stanziati: 100mila euro sono stati destinati all'attività di monitoraggio eseguita dai consulenti dei vari Comuni e dagli esperti dell'Università di Milano Bicocca. Altri 100mila euro invece sono stati affidata alla Comunità Montana Laghi Bergamaschi per mettere in sicurezza una strada che collega il comune di Parzanica, isolato ormai da una decina di giorni. Infine 50mila euro serviranno per alla Comunità Montana del Sebino Bresciano e quella dei Laghi Bergamaschi e all'università di Brescia per mettere nero su bianco un piano di emergenza che studi gli effetti di un possibile tsunami. Intanto oggi 4 marzo è uscito un primo report il professor Nicola Casagli, ordinario di geologia applicata del Centro di competenza del Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha consegnato la propria relazione su quanto sta accadendo. Atteso per i prossimi giorni invece il secondo report da parte del geologo incaricato dai comuni.

Casagli: La frana continua a muoversi a velocità costante

"La frana continua a muoversi a velocità costante, anche se nelle ultime ore pare esserci un lieve rallentamento, ma è presto per dirlo. Sicuramente, finora, non c'è stata un'accelerazione", ha precisato a Fanpage.it il professor Casagli, presidente dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale. E poi rassicura: "Per staccarsi la frana deve accelerare e perdere l'equilibrio, ora per il momento stabile. Ci deve essere un progressivo aumento della velocità che i sistemi monitoraggio coglieranno tempestivamente. Per ora però non ha ancora perso equilibrio". Intanto però c'è preoccupazioni tra ci cittadini della zona.

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