Rimborsabilità Lucentis, Regione Lombardia valuta ricorso a sentenza Tar: “Noi sempre trasparenti”
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/3/2020/07/LP_11391428-1200x675.jpg)
La Regione Lombardia non ci sta e valuta il ricorso alla sentenza del Tar regionale che ha recentemente annullato la delibera per la quale veniva ridotta la rimborsabilità del farmaco Lucentis, utilizzato per patologie dell'occhio che riduco la capacità di visione dell'individuo. Ad annunciare il possibile provvedimento, è l'assessore alla Sanità lombarda Giulio Gallera che, in una nota, spiega: "Valutiamo il ricorso al Consiglio di Stato", poiché "la condotta di Regione Lombardia in relazione ai farmaci contro la maculopatia è stata sempre trasparente, a tutela dei piani terapeutici dei pazienti, e ha generato un risparmio pubblico enorme per il Servizio sanitario nazionale".
Gallera: Regione rimborsa a erogatori prezzo medio
L'assessore al Welfare ha proseguito spiegando che "in attesa del giudizio di equivalenza dei farmaci da parte di Aifa, Regione Lombardia, sul presupposto assodato della pari valenza terapeutica, ha deciso di rimborsare agli erogatori un prezzo medio a prescindere dal prodotto impiegato per la cura delle maculopatie, senza pregiudicare la salute dei pazienti e salvaguardando i piani terapeutici in essere". Mentre sulla sentenza del Tar, Gallera spiega che il tribunale "sembra ritenere necessaria la preventiva dichiarazione di equivalenza che ci auguriamo l'Aifa possa disporre al più presto". Contemporaneamente, l'assessore alla Sanità della Lombardia ha espresso soddisfazione nel respingimento da parte dello stesso Tar della richiesta multimilionaria di risarcimento avanzata dalle multinazionali giudicando la condotta regionale ‘non connotata' da anti-giuridicità colposa". In chiusura, Gallera ha ribadito che la Regione ha "agito con l'obiettivo di contenere i costi senza pregiudicare la salute dei pazienti, come dimostrano le migliaia di interventi eseguiti con piena soddisfazione dei pazienti dall'1 agosto 2019 (data di entrata in vigore delle disposizioni regionali)".