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Rimane incastrato in un macchinario: morto un operaio di un’azienda agricola nel bresciano

Rimane incastrato in un macchinario. Un operaio è morto mentre lavorava in un’azienda agricola nel bresciano. Inutili i tentativi per salvarlo dei vigili del fuoco e dei sanitari.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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La dinamica dell'incidente è ancora tutta da chiarire. Dalle prime informazioni, sembra che l'operaio, il 38enne Marcello Fusi, stesse lavorando a un macchinario: un'apparecchiatura per la mungitura che stava montando. L'uomo sarebbe rimasto incastrato e poi schiacciato da una piattaforma. È accaduto in tarda mattinata, intorno alle 11 e 30, alla "Tre aplini": un'azienda agricola di via Fusina, a Bedizzole in provincia di Brescia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale sanitario di Areu, ma ogni tentativo per estrarlo e rianimarlo sono risultati inutili.

Ora sono arrivati anche i carabinieri di Desenzano del Garda e i tecnici del Servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell'Ats di Brescia.

Gli incidenti sul lavoro in Lombardia

Anche nel primo trimestre del 2022, la Lombardia si è confermata come la regione con più denunce di infortuni sul lavoro d'Italia. Come riporta Inail, non solo ha fatto registrare i dati più alti di tutti, ma anche l'incremento più sostanzioso in termini assoluti. Gli infortuni sono, infatti, passati dai 23.900 dell'anno scorso ai 38.154. Un aumento di 14.254 denunce (+59,64 per cento), cifra che non può passare inosservata soprattutto se si considera che il secondo posto lo occupa il Veneto con un +7.544. Il dato più preoccupante resta quello delle morti sul lavoro. Il rapporto Inail parla di 189 denunce di infortunio con esito mortale in tutto il Paese, di cui 35 solo in Lombardia. Se a livello nazionale l'aumento è del 2,16 per cento (l'anno scorso erano 185), a livello regionale è del 29,63 per cento: 8 decessi in più. Il presidente della Regione Attilio Fontana aveva commentato così su Facebook: "Purtroppo sono sempre troppi i casi, anche terminati in tragedia, con i quali confrontarci. Tutti insieme, istituzioni, aziende, sindacati e lavoratori, dobbiamo essere responsabili e rigorosi rispettando le leggi e collaborando per tutelare la vita e la salute di chi lavora".

(Articolo in aggiornamento)

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