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Rimane aperto l’audio dei commissari durante l’esame da avvocato: “Non possiamo promuoverli tutti”

Svista da parte dei commissari impegnati a valutare l’esame di stato degli aspiranti avvocati bresciani. Uno degli esaminatori ha lasciato l’audio acceso e si è sentito: “Quanti ne avete promossi fino ad ora? Non possiamo promuoverli tutti stiamo bassi”. Ad ascoltare tutto c’erano i candidati che in quel momento erano in diretta: l’audio così è finito sui social mentre il Ministero della Giustizia ha avviato degli accertamenti.
A cura di Giorgia Venturini
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"Non possiamo promuoverli tutti". Non lasciano dubbi le parole riportate dai commissari pugliese impegnati questa mattina nella correzione delle prove dei candidati di Brescia nell'esame per l'abilitazione da avvocato. Le stesse parole che dopo poco tempo sono finite in un audio pubblicato da alcuni candidati sulle pagine social. Già perché per sbaglio l'audio della riunione dei tre esaminatori di Lecce, due erano in corte d'appello, e un terzo da remoto, è rimasto acceso proprio quando, come cita Il Corriere di Brescia, si discuteva della prova di uno dei candidati. L'errore non è sfuggito agli aspiranti avvocati che in quel momento erano in diretta e hanno ascoltato la discussione. Qualcosa infatti deve essere andato storto in questa nuova formula di esame di stato messa in campo in questo momento di pandemia: ovvero solo un orale e niente scritto, cosa che invece prevedeva la formula precedente alla pandemia.

Nell'audio si sente dire: "Quanti ne avete promossi fino ad ora? Non possiamo promuoverli tutti stiamo bassi". Poi si sente quasi un battibecco tra due commissari. "Ho fatto apposta una domanda insidiosa". E l'altro: "Io una domanda insidiosa posso farla". Dopo uno scambio di battute il candidato riesce a passare strappando un 18, ma solo perché due esaminatori hanno insistito. La stessa fortuna non l'hanno avuta tutti i 475 candidati bresciani impegnati con codici e sentenza per poter accedere all'albo per convincere la commissione pugliese, quella incaricata alla correzione. Sembrava tutto filare liscio, anche perché uno dei giorni precedenti dei 30 esaminati ne erano stati promossi 26. Poi però quel microfono che è rimasto aperto ha suscitato l'ira dei candidati e non solo. A denunciare quanto accaduto infatti non sono stati solo gli aspiranti avvocati sui social ma si è mosso anche il Ministero della Giustizia che ora chiede chiarimenti. Non resta nel frattempo attendere quanti verranno promossi e quanti no.

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