Riciclavano milioni di euro in Bulgaria e li riportavano in Italia negli zainetti: arrestati due imprenditori
Sono stati arrestati due imprenditori perché accusati di aver riciclato soldi in Bulgaria e averli riportati poi in Italia. Le indagini sono iniziate nel 2022 quando all'aeroporto di Orio al Serio a Bergamo, la guardia di finanza ha trovato due passeggeri, appena atterrati da Sofia, con quindicimila euro in contanti.
Dagli accertamenti è poi emerso che i due avevano il ruolo di "contrabbandieri di denaro" che sarebbe uscito "sporco" da Bergamo e sarebbe poi stato riciclato in Bulgaria per poi rientrare, attraverso un giro di fatture per operazioni inesistenti, in Italia. Avrebbero portato anche duecentomila euro a volo. Spesso il denaro è stato nascosto in normalissimi zainetti.
Al centro dell'inchiesta sono finiti anche due imprenditori, che sono anche fratelli. Uno di loro, tra l'altro, sarebbe stato anche consigliere comunale di opposizione a Zandobbio e avrebbe fatto da spola tra Bulgaria e Italia. Uno di loro è finito in carcere, l'altro invece agli arresti domiciliari. In carcere anche i due contrabbandieri di denaro. Altre due persone, tra i quali un commercialista che li avrebbe guidati in queste operazioni, sono finite ai domiciliari.
Indagati invece a piede libero un 65enne, una donna – che avrebbe fatto da interprete nei giri bancari bulgari e che sarebbe stata consapevole di aiutare a riciclare denaro – e un 66enne. Tutti sono accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata all'autoriciclaggio. Sono stati poi contestati diversi reati tributari. Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo ai fini della confisca di quasi nove milioni e mezzo di euro. Per il momento sono stati bloccati conti correnti, contanti per 33mila euro, 23 orologi di lusso, cinque auto, lingotti d'oro e immobili.