Richiedenti asilo costretti in coda per intere notti: si attende ancora l’intervento di Prefetto e Questore
Il Prefetto e il Questore di Milano interverranno presto su quanto accade da mesi nella sede distaccata dell'Ufficio immigrazione della Questura di via Cagni a Milano dove migliaia di richiedenti asilo, ogni fine settimana, sono costretti a rimanere in fila per vedersi riconosciuto un diritto: la protezione internazionale. A rivelarlo è il quotidiano La Repubblica.
Già il sindaco Giuseppe Sala, lunedì scorso, aveva detto che "la situazione non è dignitosa e va risolta" e che ne avrebbe parlato proprio al prefetto Renato Saccone. Questa decisione arriva dopo le ultime tensioni che si sono registrate lunedì scorso quandocinque persone sono state soccorse dai medici e i paramedici del 118. Tra loro, come hanno raccontato i volontari del Naga a Fanpage.it, alcuni "sono stati presi a manganellate" altri invece sono stati rimasti travolti da chi cercava di scappare.
Tensioni e feriti lunedì scorso a Milano
"Tre persone avevano contusioni alle gambe tanto da non riuscire a stare in piedi. Una era stata schiacciata dalla calca. Un'altra persona ha riportato una contusione alla testa e un'altra è stata soccorsa con dolori al medio torace", ha raccontato un volontario.
Aspettano per ore e ore e questo porta, qualche volta, a momenti di tensione con le forze dell'ordine e confusione: le persone in attesa sono migliaia, ma i posti disponibili sono pochissimi. In totale sarebbero 120 i posti riservati per poter far richiesta. Per gli accessi, vengono presi appuntamenti che vengono poi smaltiti nel corso della settimana. In molti decidono di mettersi in coda già la sera prima scegliendo di passare la notte al freddo, in strada, in tenda o nei giorni.