Riceve contanti e buoni benzina per favorire i fornitori: arrestato vigile del fuoco per corruzione
Un vigile del fuoco è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Desio perché accusato di aver ricevuto contanti, buoni benzina e altri regali da imprenditori che cercavano in questo modo di garantirsi contratti legati alla manutenzione e alle forniture per i mezzi anticendio. L'uomo, fino a ieri in servizio presso il Comando Provinciale di Monza e della Brianza, si trova ora in carcere mentre altre tre persone, compresa sua moglie, sono agli arresti domiciliari. Le accuse nei loro confronti, a vario titolo, sono di induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d'ufficio, frode nelle pubbliche forniture, riciclaggio e truffa.
Le indagini sono iniziate due anni e mezzo fa, quando il titolare di una ditta di ferramenta ha raccontato ai carabinieri di aver ricevuto una richiesta di tangente da parte di un vigile del fuoco. Questo, da luglio 2021 a marzo 2023, " abusando del proprio ruolo e delle proprie mansioni, risulta aver lucrato indebitamente su commesse inerenti all'acquisizione di beni e servizi per conto del Corpo di appartenenza", percependo "compensi per agevolare fornitori compiacenti".
Per questo motivo, su richiesta del pm Nicola Balice, il gip di Monza Andrea Giudici ha emesso le quattro misure cautelari. Il vigile del fuoco di Carate Brianza è finito in carcere così come un imprenditore bresciano, mentre uno brianzolo si trova ai domiciliari. Come loro, anche la moglie del pompiere perché gravemente indiziata di riciclaggio. Secondo la Procura, infatti, sapendo la provenienza illecita di quei beni riportati dal marito, ne avrebbe fatto uso.
