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Covid 19

Ricciardi: “Atalanta-Valencia è stata esplosiva per la diffusione del contagio da Coronavirus”

Walter Ricciardi, professore di Igiene all’Università Cattolica e consulente del Ministero della Salute, è tornato a parlare del match di Champions League tra Atalanta e Valencia dello scorso 19 febbraio, dicendo che “quello è stato un momento esplosivo: 40 mila bergamaschi ritornati a Bergamo hanno contribuito da quel momento in poi a spargere il virus”.
A cura di Filippo M. Capra
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"Abbiamo fatto uno studio su Atalanta-Valencia del 19 febbraio e abbiamo visto che quello è stato un momento esplosivo: 40 mila bergamaschi ritornati a Bergamo hanno contribuito da quel momento in poi a spargere il virus". Questo quanto dichiarato da Walter Ricciardi, professore di Igiene all'Università Cattolica e consulente del Ministero della Salute, a margine del Meeting di Rimini.

Ricciardi: Le discoteche non devono essere riaperte

Ricciardi ha aggiunto inoltre che "nel momento in cui i tre cardini del distanziamento fisico, della mascherina quando questo distanziamento non può essere garantito e l’igiene vengono rispettati quasi tutte le attività possono essere svolte". Ovviamente, però, ci sono delle esclusioni, come per le discoteche, perché, spiega il professore, "sono degli ambienti dove naturalmente si va per assembrarsi, per stare vicini l’uno all’altro, per ballare e cantare e questo porta naturalmente a un aumento della respirazione, all’emissione di goccioline di saliva". Per questo motivo il professore ha dichiarato che "è impensabile tenere in ambienti chiusi dei ragazzi l’uno vicini all’altro".

Il professore: No alle partite a porte aperte

Ciò vale anche per i cosiddetti "sport di massa". Ricciardi offre quindi un esempio: "Oggi c’è una importante finale calcistica (Siviglia-Inter di Europa League, ndr). Abbiamo lavorato tantissimo in tutto il mondo perché le attività sportive professionistiche continuassero, ma purtroppo non in presenza di grandi masse di persone". Qui il professore ha argomentato dicendo che "noi abbiamo fatto uno studio su Atalanta-Valencia del 19 febbraio e abbiamo visto che quello è stato un momento esplosivo: 40 mila bergamaschi ritornati a Bergamo hanno contribuito da quel momento in poi a spargere il virus". Ciò significa che "la possibilità di fare queste manifestazioni oggi non c’è, non è possibile far partecipare decine di migliaia di persone, l’una vicino all’altra. Come è successo in Atalanta-Valencia esplodono di felicità quando si segnano 4 gol, ma al tempo stesso esplode anche la carica virale".

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