Riapre l’ospedale in Fiera Milano: venerdì 14 gennaio verrà ricoverato il primo paziente Covid
L'ospedale in Fiera Milano riapre. La pressione sui reparti ordinari e di terapia intensiva dei nosocomi lombardi ha raggiunto il limite e quindi, per andare in contro al sistema sanitario ed evitarne il collasso, il primo modulo dell'ospedale realizzato durante la prima ondata della pandemia da Covid-19, divenuto fondamentale per la tenuta della Sanità lombarda durante la seconda e la terza ondata, è pronto a ospitare nuovamente i pazienti.
Riapre l'ospedale in Fiera Milano
Secondo quanto riferito da Il Giorno e confermato a Fanpage.it da fonti regionali, il giorno della riapertura sarà venerdì 14 gennaio. Il modulo che prenderà in carico i primi pazienti sarà quello gestito dal Policlinico di Milano con cinque anestesisti e 18 infermieri. A loro supporto ci saranno due medici e sei infermieri dell'Asst Pini Cto, e tre medici e otto infermieri a testa da Rhodense e Ovest Milanese. La riapertura dell'ospedale in Fiera Milano era nell'aria già dalla fine del 2021 quando il direttore del Welfare lombardo Giovanni Pavesi aveva annunciato che nel momento in cui sarebbe stata "prossima la saturazione degli ospedali" sarebbero stati attivati "gradualmente i tre moduli da quindici posti ciascuno" del nosocomio.
Dopo il lancio della notizia, il Policlinico di Milano ha diramato una nota stampa con cui viene ufficializzata la riapertura dell'ospedale in Fiera e del modulo da lui gestito:
"Il 14 gennaio saranno riattivati i primi due moduli di terapia intensiva nella struttura temporanea allestita in Fieramilanocity. La struttura, coordinata dal Policlinico di Milano, tornerà quindi ad accogliere pazienti con Covid-19 che hanno bisogno di cure intensive da tutto il territorio lombardo, in stretta collaborazione con la Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
Si tratta della terza volta che questa struttura viene attivata per contribuire a far fronte all'emergenza coronavirus: come per le volte precedenti il coordinamento è affidato al Policlinico di Milano, che mette a disposizione il personale tecnico, tecnico sanitario, amministrativo, farmaceutico e di supporto per la sua gestione; il personale sanitario (anestesisti e infermieri di area critica) è messo a disposizione dal Policlinico e dal Grande Ospedale Metropolitano Niguarda oltre che da diverse altre strutture pubbliche e private accreditate, in modo da non pesare su singoli reparti o aziende sanitarie regionali.
I primi due moduli attivati saranno di 15 posti letto ciascuno: il coordinamento dell'attività clinica sarà affidato al personale del Policlinico e del Niguarda, in collaborazione con le altre strutture coinvolte. Qui saranno accolte parte delle nuove richieste di ricovero per i pazienti più gravi con Covid-19, in modo da ‘alleggerire' le terapie intensive degli ospedali lombardi e per poterle dedicare ai pazienti con altre patologie".
Lombardia verso la zona arancione
A confermare il momento difficile per gli ospedali lombardi è stato il presidente della Regione Attilio Fontana che ha confermato come la Lombardia sia proiettata al passaggio in zona arancione. Per cambiare nuovamente colore, è necessario che tre dati superino i livelli di soglia prestabiliti. Devono esserci quindi più di 150 casi di contagio ogni 100.000 abitanti, più del 20 per cento dei posti letto in terapia intensiva occupati e più del 30 di quelli nei reparti ordinari. Secondo gli ultimi dati Agenas, in Lombardia il livello di occupazione dei reparti ordinari è pari al 29 per cento, al 16 quello delle terapie intensive. La riapertura dell'ospedale in Fiera darà maggiore ossigeno quindi a tutto il sistema sanitario.