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Riaperte dopo 30 anni le indagini sull’omicidio di Laura Bigoni: c’è un nuovo sospettato

La testimonianza di una donna ha fatto riaprire le indagini sull’omicidio di Laura Bigoni. La 23enne era stata uccisa nel 1993 con 9 coltellate, ma il suo assassino non fu mai trovato.
A cura di Enrico Spaccini
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Laura Bigoni è stata uccisa nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto del 1993 a Clusone, in provincia di Bergamo, nella casa di vacanza della famiglia. La 23enne milanese è stata colpita con nove coltellate, alla gola e al petto. Il suo assassino, però, non è mai stato identificato. I sospetti degli inquirenti si erano concentrati sul fidanzato della ragazza, Jimmy Bevilacqua. Condannato in primo grado a 24 anni, era stato poi assolto in Appello con la sentenza confermata in Cassazione. Ora, 30 anni dopo la morte di Laura Bigoni, le indagini sono state riaperte.

Le indagini sull'omicidio di Laura Bigoni

A comunicarlo è stato il periodico della Val Seriana Araberara. Nel maggio del 2021, infatti, la testata ha consegnato agli inquirenti la testimonianza rilasciata da una donna che conosceva Laura e che potrebbe aver avuto a che fare con l'assassino della 23enne. Insieme al racconto di tentate violenze e di sospetti, il periodico ha consegnato anche il nome di un uomo.

La testimonianza in questione è stata rilasciata da una donna, oggi 62enne, che frequentava Clusone e viveva a Milano proprio come Laura. I suoi genitori erano portinai in un palazzo di Porta Romana, ma lei lavorava come addetta alle pulizie per il Comune di Milano nello stesso posto della 23enne.

La bomboletta e il taxi giallo

La donna ha raccontato di aver lasciato quel lavoro perché un uomo, nei primi anni '90, avrebbe tentato più volte di violentarla. "Quando io fui aggredita, quel tizio aveva un accendino e una bomboletta", ha spiegato, "ho letto che l'assassino di Laura aveva tentato di dare fuoco al materasso con una bomboletta".

Quell'uomo lavorava negli stessi uffici di Laura e a volte arrivava a bordo di un taxi giallo di proprietà del fratello. La notte dell'omicidio della 23enne, diversi testimoni avevano dichiarato di aver visto sotto l'appartamento di Laura proprio un taxi giallo.

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