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Revocata l’amministrazione giudiziaria per Giorgio Armani Operation spa: “Iniziato un percorso virtuoso”

È stata revocata in anticipo l’amministrazione giudiziaria per il Gruppo Armani Operation spa. Il provvedimento era stato adottato il 3 aprile 2024 e avrebbe dovuto durare 12 mesi. Per il Tribunale di Milano, l’azienda ha iniziato un “percorso virtuoso” e colto nella misura “un’occasione di miglioramento e di rinnovamento”.
A cura di Enrico Spaccini
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La sezione autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano ha revocato l'amministrazione giudiziaria che era stata disposta il 3 aprile del 2024 nei confronti della società Giorgio Armani Operation spa. La misura era stata adottata dopo che i pm Luisa Baima Bollone e Paolo Storari avevano contestato all'azienda la colposa agevolazione ai subappaltatori nello sfruttamento dei lavoratori senza verificare la reale capacità imprenditoriali delle società a cui era affidata la produzione. Dalle indagini, infatti, era emerso che per la realizzazione di borse e cinture la Giorgio Armani Operation spa si era rivolta ad aziende appaltatrici, le quali a loro volta avrebbero subappaltato il lavoro a opifici abusivi di titolari cinesi, indagati per caporalato.

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"Ha saputo reagire in modo corretto"

Il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, ha scritto in una nota che "con l'ausilio dei suoi legali e consulenti, operando in sinergia con l'amministratore giudiziario, Pietro Capitini" l'azienda "ha saputo reagire nel modo corretto". Un percorso "virtuoso" compiuto dalla Giorgio Armani Operation spa che ha permesso l'ottenimento della revoca dell'amministrazione giudiziaria in anticipo rispetto alla scadenza di 12 mesi originariamente fissata. "La maison", si legge, "ha risolto il rapporto con fornitori ‘a rischio' in tempi estremamente rapidi e ha messo a punto anche diverse ‘best practices‘ che hanno ricevuto la condivisione e approvazione del Tribunale".

In sintesi, l'azienda avrebbe colto "nella misura un'occasione di miglioramento e di rinnovamento", al punto da aver messo adottato un progetto "che presenta profili di assoluta eccellenza e ben può rappresentare un modello di funzionalità ed efficienza per le altre società operanti nel medesimo settore". La decisione di revocare l'amministrazione giudiziaria è stata presa in seguito alla concorde richiesta dei pm e dell'avvocato difensore Francesco Mucciarelli.

Giorgio Armani Operations: "Soddisfazione per il pronunciamento del Tribunale di Milano"

La società Giorgio Armani Operations ha comunicato di accogliere "con soddisfazione il pronunciamento del Tribunale di Milano", spiegando come la misura preventiva fosse stata decisa "a causa dei comportamenti di due tra i numerosi fornitori impiegati dalla società i quali, oltre a violare il codice etico dell'azienda, hanno tradito i valori fondanti del Gruppo Armani, che non ha mai perseguito il profitto fine a sé stesso e non ha mai derogato al rispetto dei lavoratori e dei consumatori". L'azienda ha poi precisato che "era già dotata di uno strutturato e collaudato sistema di controlli e tutela della propria filiera" e in questi ultimi mesi "è stato accelerato un processo di miglioramenti già in corso che fanno di GAO un modello di riferimento per la categoria".

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