Revenge porn nei confronti di un sacerdote, estorsione da 170mila euro: in tre condannati a 9 anni
Tre persone sono state condannate a nove anni di reclusione mentre altre due sono state condannate a cinque anni e otto mesi e quattro anni e otto mesi perché accusate di estorsione e revenge porn ai danni di un prete di una parrocchia di Brescia. I fatti contestati risalgono al 2020. I cinque si sarebbero presentati in chiesa e avrebbero affermato di avere alcuni problemi economici: hanno affermato di aver bisogno di un pasto caldo, di una doccia e di cure. Il sacerdote li avrebbe aiutati.
Stando a quanto raccontato dal quotidiano Il Giornale di Brescia, uno dei cinque gli avrebbe detto di avere un'irritazione alle parti intime. Il prete si sarebbe avvicinato per controllare e gli altri quattro avrebbero iniziato a filmare. Una volta ottenuti i video, i cinque lo avrebbero minacciato. Gli avrebbero infatti detto: "O ci dai tutto quello che hai o inviamo i video a tutti i contatti della tua rubrica". Il sacerdote, tra denaro suo e quello chiesto ai parenti, gli avrebbe dato più o meno 170mila euro.
L'uomo ha poi deciso di denunciare l'accaduto raccontando tutto a un agente della polizia locale. L'investigatore ha avviato subito le indagini. Due dei cinque sono stati identificati, arrestati e condannati con rito abbreviato. Sarebbero riusciti a evadere e forse raggiunto il denaro messo al sicure dagli altri, dei quali si sono perse le tracce. I responsabili hanno tra i venti e i venticinque anni.
