Resta incastrata nel letto contenitore, i carabinieri la salvano quando ha già perso i sensi

Durante la notte fra martedì 4 e mercoledì 5 giugno una donna di 43 anni è rimasta incastrata fra la struttura del letto e la rete che sorregge il materasso. Non riuscendo a liberarsi, ha iniziato a gridare per chiedere e i vicini di casa hanno chiamato i carabinieri. Giunti sul posto, gli agenti l'hanno trovata che aveva già perso conoscenza ed era ancora schiacciata dall'ingranaggio che permetteva al letto di aprirsi.
Resta incastrata nel letto
Poco dopo la mezzanotte di oggi, il 112 ha ricevuto una telefonata da alcuni residenti del centro di Milano che sentivano una donna urlare e continuare a lamentarsi. Arrivati in zona, i militari hanno sentito le urla e perfino la frase "sto morendo". Si sono precipitati all'ingresso di una villetta e, quando si sono accorti che le grida erano terminate, hanno deciso di non aspettare i vigili del fuoco per forzare la porta, ma l'hanno sfondata.
Entrati nell'appartamento, gli agenti del nucleo Radiomobile hanno rinvenuto una donna incastrata nel letto contenitore e, più precisamente, sotto la rete che sorregge il materasso e che ha quel particolare ingranaggio che permette al rettangolo di ferro di alzarsi per riporre nella struttura del mobile coperte, lenzuola e qualsiasi altra cosa sia necessario conservare. La donna, stanca dal dolore, aveva ormai perso i sensi.
Salvata dai carabinieri
La donna era rimasta incastrata con un braccio e una gamba e i carabinieri sono riusciti ad aiutarla, liberandole la gamba e il braccio bloccati dalla rete del materasso. Nel frattempo è arrivata l'ambulanza che ha preso in carico la 43enne e l'ha trasportata d'urgenza in ospedale, dove è stata medicata e le sono stati fatti gli accertamenti di rito.
Resta da chiarire come sia possibile che i suoi figli, entrambi presenti in casa, non abbiano sentito le urla della madre e non si siano accorti di nulla, nonostante i suoi numerosi tentativi di chiedere aiuto.