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Resta in carcere l’aggressore della ragazza sfuggita allo stupro con il gesto antiviolenza

Il gip ha convalidato l’arresto del ragazzo: “Rischio concreto che commetta nuovamente il reato”. La ragazza, 19enne in città per un concerto, è riuscita a salvarsi grazie al gesto a quattro dita diretto alla dipendente di un McDonald’s, che ha immediatamente chiamato la polizia.
A cura di Francesca Del Boca
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Resta in carcere il 23enne arrestato ieri notte per aver tentato di aggredire sessualmente, costringendola a seguirlo in un luogo riparato, una giovane appena conosciuta in piazza della Scala: la ragazza, turista di 19 anni in visita a Milano per un concerto, è riuscita a salvarsi grazie al gesto antiviolenza diretto a una cameriera di un McDonald's, che ha realizzato la situazione e immediatamente chiamato la polizia.

Per il gip Guido Salvini, che ha convalidato l'arresto, persiste infatti il rischio concreto che il giovane "commetta altri delitti della stessa specie", dal momento che avrebbe "manifestato intensità nel coartare la volontà" della 19enne che, stando all'ordinanza, "senza l'intervento di persone sconosciute e dei soccorsi non avrebbe verosimilmente trovato il modo di sottrarsi ad ulteriori e più gravi aggressioni".

"Non l'ho toccata, ci siamo baciati ma lei era consenziente. Abbiamo chiacchierato insieme per tre ore", si difende intanto lui. "Non l'ho minacciata né usato altra violenza, eravamo in mezzo alla strada e c'era tanta gente". E nella testimonianza del giovane, ora detenuto a San Vittore, spunta anche un terzo ragazzo. "C'era anche lui quando abbiamo parlato".

Una versione dei fatti completamente differente da quella della 19enne che ha chiesto silenziosamente aiuto alla dipendente del fast food di via Torino, mentre era riuscita a divincolarsi dalla morsa del 23enne con la scusa di andare in bagno. "Mi diceva che mi avrebbe fatta a pezzi se mi fossi allontanata", ha raccontato la turista. "Mi teneva a sé, mi ha palpeggiata e baciata senza il mio consenso". 

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