Resta in carcere Cristiano Davide Mossali, accusato di aver ucciso l’uomo trovato carbonizzato su un’auto
Cristiano Davide Mossali resta in carcere: l'uomo, titolare di un'officina a Palazzolo, è accusato di aver ucciso e dato alle fiamme il corpo di Nexhat Rama, un quarantenne trovato carbonizzato nel bagagliaio di un'auto lasciata nelle campagne di Cologne, in provincia di Brescia. Nella giornata di oggi, lunedì 5 settembre, si è svolto l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al giudice per le indagini preliminari Matteo Grimaldi.
Mossali si proclama innocente
Mossali ha reso una dichiarazione spontanea dove ha affermato di essere estraneo alle accuse dopodiché ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. In base alle indagini, il 53enne avrebbe ucciso Rama per un debito di circa trentamila euro. Il meccanico avrebbe dovuto fare i conti con una crisi economica che lo avrebbe spinto a rivolgersi al quarantenne.
Come sarebbe stato ucciso il 40enne
Per gli inquirenti, una volta resosi conto di non essere in grado di saldare il debito, avrebbe orchestrato il piano. Gli avrebbe dato appuntamento nella sua officina e lì lo avrebbe ucciso con alcuni colpi di pistola. Dopodiché avrebbe caricato il corpo nell'auto e si sarebbe recato a Cologne dove poi avrebbe dato fuoco all'auto.
Il cadavere è stato ritrovato lunedì scorso e giovedì, Mossali è stato posto in arresto: fin dal primo momento, ha proclamato la sua innocenza. Non è chiaro che tipo di rapporto incorresse tra i due: alcune persone hanno dichiarato ai giornali locali, che Mossali e il 40enne sembravano essere amici. Le indagini chiariranno quindi questo ulteriore aspetto così come dove sia l'arma del delitto.