Report Gimbe, frena la discesa dei nuovi contagi in Lombardia
Anche in Lombardia, come nel resto d'Italia, si avvertono le prime avvisaglie di un cambio nel trend sui nuovi casi di Coronavirus. Secondo l'ultimo report della Fondazione Gimbe, infatti, in Lombardia frena la discesa dei nuovi contagi. Nell'ultima settimana (2-8 marzo) i nuovi contagi sono diminuiti del 2,7 per cento: un calo decisamente meno consistente rispetto alla settimana precedente, quando i nuovi casi erano diminuiti di quasi il 16 per cento. Si tratta comunque di una diminuzione, al contrario di quanto avviene su scala nazionale: in Italia, infatti, dopo cinque settimane si è invertita la curva dei contagi, con i casi che sono tornati a salire dell'1,5 per cento.
Prosegue il calo dei pazienti ricoverati
Prosegue, invece, il calo dei posti letto occupati. I pazienti ricoverati nei reparti di area medica e di terapia intensiva della Lombardia sono sempre meno: nel bollettino di ieri erano rispettivamente 794 e 79. Stando al report della Fondazione Gimbe, stilato sulla base dei dati Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), in area medica è occupato da pazienti Covid il 7,9 per cento dei posti letto, mentre in terapia intensiva è occupato da pazienti Covid il 4,5 per cento dei posti letto (la scorsa settimana le percentuali erano rispettivamente del 9,6 e del 5,4 per cento).
Continuano fortunatamente a diminuire anche i decessi, sia a livello nazionale – "1.201 negli ultimi 7 giorni (di cui 95 riferiti a periodi precedenti), con una media di 172 al giorno rispetto ai 213 della settimana precedente", secondo il Gimbe – sia a livello regionale: secondo un grafico elaborato da Polis Lombardia la curva dei decessi continua a flettere. Ieri le vittime del Covid in Lombardia sono state 14, per un totale di 38.845.
Copertura vaccinale: non sfonda Novavax
Sul fronte della copertura vaccinale la Lombardia si conferma tra le regioni più virtuose, con l'85,7 per cento della popolazione che ha completato il ciclo di immunizzazione, l'1,9 per cento a cui è stata somministrata la prima dose e un tasso di copertura sulla terza dose dell'85,1 per cento. Anche in Lombardia, come nel resto d'Italia, non ha invece "sfondato" il vaccino Novavax: nella settimana che inizia il 27 febbraio ne sono state somministrate 1.897 dosi, mentre a livello nazionale dal 28 febbraio ne sono state somministrate 11.595 dosi: "La speranza che questo vaccino, basato su una tecnologia più tradizionale rispetto agli innovativi vaccini a mRNA, potesse convincere gli indecisi è stata disattesa – ha commentato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta -. Purtroppo, sul fronte dei nuovi vaccinati nessun boom". Sulla leggera risalita dei casi a livello nazionale Cartabellotta ha invece commentato così: "Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l’inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente un semplice rimbalzo. Nel frattempo, indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza, è pura follia pensare di abbandonare l’utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione".