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Remigration Summit 2025, gli organizzatori confermano la conferenza a Milano nonostante le proteste

Andrea Ballarati, portavoce italiano del Remigration Summit 2025, ha confermato che la conferenza prevista a Milano per il prossimo maggio “si farà”. L’evento radunerà i movimenti politici di estrema destra europei per discutere sul tema della remigrazione e dei rimpatri di massa.
A cura di Enrico Spaccini
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Lo striscione apparso a Magdeburgo dopo l'attentato del 21 dicembre (foto da LaPresse)
Lo striscione apparso a Magdeburgo dopo l'attentato del 21 dicembre (foto da LaPresse)

"La pressione mediatica non ha funzionato, la conferenza si farà". Lo ha assicurato Andrea Ballarati, portavoce italiano del Remigration Summit 2025, confermando così per il prossimo 17 maggio a Milano il primo incontro in Europa tra movimenti di estrema destra incentrato sulle politiche di remigrazione. L'annuncio della data e del luogo aveva sollevato numerose polemiche, con lo stesso sindaco Beppe Sala che l'aveva definita "una cosa terribile su cui la città si deve esprimere in modo molto deciso", aggiungendo "stiamo vedendo se il Comune può fare qualcosa" per impedire la manifestazione. Ballarati, però, ha affermato che il Resum 2025 si farà e che presto sarà possibile tornare ad acquistare i biglietti di ingresso.

Il Remigration Summit e il tema della remigrazione

Il Remigration Summit è un incontro organizzato dall'estremista austriaco Martin Sellner sul tema della remigrazione. Ovvero il progetto che prevede espulsioni di massa di stranieri, sia regolari che irregolari, fino alla terza generazione, considerati "non ammissibili". Un'idea che sta trovando le prime applicazioni pratiche negli Stati Uniti di Donald Trump, che è cavallo di battaglia di Alice Weidel e del suo AfD in Germania e che sta entrando nel dibattito politico anche italiano.

Ballarati, che è portavoce italiano dell'evento, lo definisce "una semplice conferenza di moderate dimensioni, non un raduno o una manifestazione di piazza". Al Resum 2025 parteciperanno politici, giornalisti e analisti, che discuteranno del tema "dell'immigrazione massiva che un Paese non è in grado di sostenere e che attualmente coinvolge principalmente l'Europa e la sfera occidentale".

La conferenza nonostante le proteste

Contro il Remigration Summit si sono schierati numerosi partiti ed esponenti politici soprattutto locali: dai Giovani Democratici Milano Metropolitana, che hanno aperto una petizione online, al Pd milanese, poi ancora il Movimento 5 Stelle in Lombardia, Sinistra Italiana Milano, il Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Milano, Patto Civico e I sentinelli di Milano. In molti hanno definito la conferenza un "manifesto contro i diritti umani", "un raduno che diffonde odio e intolleranza", "uno sfregio di chi esiste esclusivamente per negare diritti" che è "inaccettabile" e dal quale "è necessario prendere immediate distanze".

Tuttavia, a circa un mese di distanza, Ballarati ha confermato che "la conferenza si farà". La data, come riportato dai canali ufficiali di Remigration Summit 25, dovrebbe essere il 17 maggio e presto verrà riaperta la vendita al pubblico dei biglietti di ingresso.

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