Record di suicidi e sovraffollamento nei carceri della Lombardia: “Un sistema di morte da svuotare”

"È auspicabile anzi fondamentale svuotare le carceri". Queste le parole del garante dei detenuti del Comune di Milano, Giuseppe Maisto, in occasione di una conferenza stampa che si è tenuta oggi, martedì 4 marzo, a Palazzo Marino. In tale sede il garante avrebbe chiesto alla politica un condono o comunque un provvedimento che permetta a cinquemila persone di uscire dalle carceri.
Il quadro che emerge nel corso della conferenza stampa è alquanto sconfortante. Nel corso del 2024 si sarebbero verificati ben 90 suicidi, mai così tanti negli ultimi trent'anni. Già 16, invece, quelli verificatosi dall'inizio del 2025. In più, si arriva quasi a 2000 con il numero dei tentati suicidi, 1892 per l'esattezza, e 11723 gli atti di autolesionismo. Numeri che, secondo il garante dei detenuti, comporrebbero un "sistema di morte" perché "c'è una incidente della condizione detentiva sulla decisione di togliersi la vita".
Nella sola Lombardia ci sono 8733 detenuti per un totale di 6148 posti, con un sovraffollamento del 142,86 per cento. Peggio di lei solo Puglia, Molise e Friuli. A Milano il sovraffollamento è al 128,78 per cento con un totale di 3777 detenuti per soli 2933 posti. Al primo posto, il carcere di San Vittore con il 144,92 per cento di sovraffollamento con 1084 detenuti per 748 posti totali. Segue Opera con il 142,48 per cento (1308 per 918 previsti) e Bollate al terzo posto con il 109,3 per cento di sovraffollamento con 1385 detenuti a fronte di una disponibilità di 1267.
Un sovraffollamento cronico che si abbina a una altrettanto cronica mancanza di agenti di polizia penitenziaria: ne mancano 807 in Lombardia. Per questo Maisto, come gli altri garanti dei detenuti italiani, chiede alla politica "un provvedimento per lo sfollamento" per esempio "aderendo al progetto di legge Giachetti sulla scarcerazione anticipata o anche con un condono come quello che venne fatto nel 2006".