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Recensione di “Alice! In Wonderland”, lo spettacolo di nouveau cirque che incanta Milano

Cast internazionale, acrobati eccezionali, bambini e grandi con il naso all’insù. “Alice! In Wonderland”, in anteprima mondiale a Milano, è lo show che non ti aspetti ma che non ti puoi perdere. Ecco perché.
A cura di Filippo M. Capra
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Se qualcuno vi dice che "Alice! In Wonderland" è uno spettacolo per bambini, credetegli. Se qualcun altro vi dice che è uno show per adulti, credete anche a lui. Messo in scena in anteprima mondiale alla Fabbrica del Vapore di Milano, all'interno di un tendone da circo con speciali specchi che riflettono le acrobazie degli attori, "Alice! In Wonderland" è uno spettacolo di respiro internazionale che mette d'accordo tutti, creando una sensazione di sorpresa.

Alice! In Wonderland ha già venduto 35.000 biglietti

I più piccini restano incantati dalla stravaganza del Cappellaio Matto e dal candore di Alice, mentre i più grandi apprezzano quella meraviglia che nella messa in scena viene smarrita. Tra salti, piroette e prestazioni canore importanti, tra nasi all'insù e trattenute di fiato al timore di incidenti data la pericolosità delle acrobazie, l'ora e qualche minuto di show passa senza accorgersene. Alice! In Wonderland è uno spettacolo di nouveau cirque che raramente si è visto in Italia. Il cast, ristretto, è di tutto rispetto.

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Si va da Nicole Martres nei panni di Alice a Jarrod Bates in quelli del Cappellaio Matto, passando per una strepitosa Moira Albertalli nel ruolo di Regina e alla straordinaria Eline Guélat che, senza togliere nulla a nessuno, è di gran lunga la più brava vestendo i panni del Bianconiglio su quel palco che rotea su se stesso e permette a tutti di vedere tutto, prima o ultima fila. La regia è firmata da Simone Ferrari e Lulu Helbæk, due dei più importanti a livello mondiale per gli spettacoli creativi.

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Il prezzo del biglietto è di 39 euro e dal 15 dicembre scorso a oggi ne sono stati staccati 35.000. Chi ha già visto lo show non fatica a credere alle cifre. Chi non ha ancora avuto il piacere, al contrario, ha tempo fino al 20 marzo prossimo.

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