Rave party ad Assago, identificati 150 partecipanti: sul posto polizia e carabinieri
Centinaia di persone hanno preso parte a un rave party organizzato ad Assago, alle porte di Milano. I partecipanti si sono ritrovati nella notte in un capannone in disuso in via Idiomi 13 e sono andati avanti a ballare fino alla mattinata di oggi, domenica 13 febbraio. Davanti ai cancelli dell'edificio abbandonato, un tempo una fabbrica di bottoni, è stato affisso uno striscione con la scritta: "Non vi libererete mai di noi". Le forze dell'ordine sono intervenute in mattinata riscontrando la presenza, all'interno dell'area del capannone e nei paraggi, di centinaia tra autovetture, furgoni e camper.
La Questura: Nessun impatto sulla cittadinanza
Agenti della Digos e carabinieri della compagnia di Corsico hanno impedito l'accesso di altri partecipanti e hanno iniziato a controllare le vetture presenti e le persone che via via abbandonavano il rave. Il bilancio, per il momento, è di 150 identificati. Dalla Questura sottolineano comunque come il free party non abbia avuto e non stia avendo "alcun impatto sulla cittadinanza in termini di disturbo della quiete pubblica o di intralcio alla circolazione, perché la struttura interessata è ubicata in un’area industriale periferica e priva di edifici a scopo abitativo".
La situazione è al momento monitorata da funzionari della Questura: si sta registrando un deflusso lento ma costante dal capannone, al cui interno però resta qualche "irriducibile" che non vuole ancora terminare la festa. Probabilmente gli organizzatori del rave saranno gli ultimi ad andarsene: sono proprio loro a rischiare una denuncia per violazione della proprietà privata. Organizzare un rave party non è di per sé, vietato in Italia: ma lo diventa se si sceglie di occupare un edificio, anche se in disuso come in questo caso.