Rave party a Maleo, dove sono stati accertati casi di variante Delta: 700 ragazzi senza mascherina
L'allarme lo ha lanciato nella notte tra ieri e oggi il sindaco di Maleo, nel Lodigiano: "Da alcune ore si sta svolgendo un rave party non autorizzato all'interno dell'area della cava di Cascina Ronchi con la partecipazione di centinaia di giovani arrivati da tutto il nord Italia", ha scritto il primo cittadino Dante Sguazzi sul gruppo Facebook "Sei di Maleo se…". "Costante è il monitoraggio da parte delle forze dell'ordine, Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, che ringrazio per la collaborazione – ha aggiunto il sindaco -. È molto probabile che, nella giornata di domenica, per le strade di Maleo, si riversino numerosi ragazzi in procinto di far ritorno a casa".
Maleo è stata la prima zona rossa: nel paese accertati casi di variante Delta
Maleo è stato uno dei comuni della prima "zona rossa" nel Lodigiano, ed è il paese natìo dell'assessore lombardo alla Protezione civile, Pietro Foroni. Tra gli abitanti del paese si sono subito diffusi timori sulle conseguenze di questo raduno non autorizzato, al quale avrebbero partecipato secondo quanto riportano alcuni giornali locali circa 700 persone, quasi tutte senza mascherina e senza nessun distanziamento tra loro. Alcuni dei partecipanti al rave sarebbero ancora sul posto: il party abusivo dovrebbe infatti concludersi soltanto nel pomeriggio di oggi. A destare ulteriore preoccupazione tra i residenti della zona c'è il fatto che recentemente proprio il sindaco aveva dato notizia di tre casi Covid accertati dovuti alla variante Delta del virus. I positivi rientrerebbero in un focolaio di dieci casi totali su cui sono in corso le analisi da parte dell'Ats (Agenzia per la tutela della salute) Città metropolitana di Milano.
"Tuttora sono lì delle persone e purtroppo ora si stanno disperdendo ovunque, alcuni ubriachi o drogati e qualcuno, a Maleo, ha già segnalato persone nel parco giochi comunale per bisogni fisiologici. Speriamo tutto questo finisca presto", ha detto il sindaco Sguazzi all'AdnKronos. "Fa molto male vedere tantissime persone, almeno 700, tutti giovanissimi fregarsene delle normative covid e stare senza mascherina con un rischio contagi molto forte. Fa male perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ho pensato ai tanti morti per coronavirus". Sulla vicenda indaga la procura di Lodi, che è alla ricerca degli organizzatori dell'evento, promosso come capita spesso in questi casi attraverso un passaparola sui social.