Rapine e botte al parco, sgominata baby gang a Besana Brianza: otto arresti e quattro denunce
Otto arresti e quattro denunce a piede libero. È il bilancio di un'operazione condotta dai carabinieri nelle province di Monza e Lecco: nel mirino dei militari dell'Arma sono finiti alcuni ragazzini, la maggior parte minorenni, accusati di far parte di una baby gang che ha terrorizzato coetanei all'interno di un parco a Besana Brianza, in provincia di Monza e Brianza.
Per gli arrestati anche il divieto di usare dispositivi elettronici
A emettere l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei membri della banda è stato il giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Milano. Otto i ragazzini, tutti italiani e di età compresa tra i 15 e i 16 anni, che sono stati arrestati dai carabinieri e che si trovano adesso agli arresti domiciliari, a disposizione dell'Autorità giudiziaria. Nei loro confronti il gip ha anche deciso ulteriori misure restrittive: non potranno usare dispositivi elettronici, tipo cellulari, per comunicare con altre persone oltre i loro famigliari e non potranno utilizzare i social network o altri mezzi di comunicazione mediante internet.
Altri quattro giovanissimi sono stati denunciati a piede libero
Sono accusati di aver rapinato alcuni loro coetanei, arrivando in alcune occasioni anche a picchiarli. Altri quattro giovanissimi, tra cui un maggiorenne, sono invece stati denunciati a piede libero sempre per lo stesso motivo: avrebbero infatti partecipato, in alcune occasioni, ad alcuni raid punitivi nei confronti delle giovani vittime.
Le rapine e le intimidazioni
La prima rapina contestata agli indagati risale allo scorso 16 dicembre, quando cinque giovanissimi, con la minaccia di un acciarino, avevano rapinato una delle vittime di 30 euro nella frazione di Valle Guidino. Il giorno seguente il branco si era spostato al parco Villa Filippini di Besana Brianza, dove un minorenne era stato rapinato delle scarpe e di una cassa acustica. Il 18 dicembre un minorenne era stato picchiato nella centrale Piazza Umberto I, mentre passeggiava col nonno. Poi, il 22 e il 23 dicembre, sempre il parco di Villa Filippini era stato teatro di due gravi episodi di intimidazioni: il branco, tra cui anche una ragazza 15enne, non indagata, aveva accerchiato le loro vittime minacciandole e aggredendole verbalmente con frasi come: "Oh, vedi di non fare il mio nome perché, se no, ti entro in casa e ti spacco tutto, non sto scherzando!". Tre delle vittime erano poi state aggredite con pugni e schiaffi, finendo al pronto soccorso con sette giorni di prognosi ciascuno. Quest'ultimo episodio ha spinto i genitori delle vittime a sporgere denuncia: da lì sono partite le indagini dei carabinieri di Seregno, che hanno poi portato agli arresti e alle denunce.