Il “Mago dei Rolex” in trasferta da Napoli a Milano: sequestrato un tesoro da 2 milioni di euro
Due milioni di dollari di patrimonio. Se l'era conquistato sulle strade di Milano Espedito Torino, 48 anni, napoletano del rione Sanità e trasfertista ormai affezionato al capoluogo lombardo: qui infatti, negli anni, grazie alle rapine di orologi di lusso aveva accumulato un vero e proprio tesoro.
Oggi su di lui piomba però il sequestro di prevenzione ai sensi del Decreto legislativo 159/2011 emesso, su proposta del Questore di Milano, dal Tribunale di Milano, e colpisce quattro appartamenti a Napoli, un’attività commerciale, conti correnti, polizze, contanti custoditi in una cassetta di sicurezza.
Valore complessivo dell'operazione condotta dagli agenti della divisione anticrimine di Milano: quasi due milioni di euro.
La carriera criminale a Milano del "Mago dei Rolex"
Firenze, Roma. Ma la sua meta preferita resta sempre Milano. È qui che si guadagna il soprannome di "Mago dei Rolex". E proprio qui, nel suo lunghissimo curriculum (con le prime condanne e i primi fogli di via già alla fine degli anni Novanta), spiccano in particolare le rapine effettuate con il "trucco dello specchietto".
Una tecnica ormai collaudata: si punta l'auto (tendenzialmente di lusso) ferma nel traffico milanese, e con lo scooter si colpisce "accidentalmente" lo specchietto. Il braccio della vittima, impreziosito dall'orologio di valore, esce così istintivamente dal finestrino per sistemare il retrovisore.
È in quel momento che avviene il furto con strappo, alla velocità della luce. Portando a casa così bottini da 70mila euro a pezzo: è il caso di un Rolex rubato a un imprenditore varesotto alla guida della sua Mercedes, nel 2016.
Gli arresti a Milano
E infatti, sempre a Milano, Torino viene arrestato nel 2009, nel 2016 (quando nel mirino della banda era finito l'allenatore Nenad Sakic, derubato proprio da Espedito e da suo fratello Ciro, soprannominato "Dollaro") e nel 2021.
Una vita segnata dai furti di strada e dal carcere. E non solo. Nel 2020, rischia di mettere per sempre a repentaglio la sua carriera criminale. Pericoli del mestiere: in quella circostanza, dopo un inseguimento in piazza Repubblica a Milano, riporterà un violento trauma cranico e fratture a costole, bacino, braccia.
"La commissione di rapine non è occasionale, ma frutto di analitica programmazione: lasciano la città di origine per giorni interi, un lavoro", scriveva all’epoca il gip, dopo l'episodio. "Dovrò andare in pensione", lo sfogo di Torino dal letto del Policlinico. Passeranno ancora due anni, in realtà. Fino al maxi sequestro di oggi.