Rapina una banca minacciando di avere una bomba, venti minuti dopo si pente e si costituisce
Ha svaligiato una filiale della Banca Popolare di Sondrio minacciando di avere con sé una bomba. Poi, venti minuti dopo, si è pentito e si è costituito dai carabinieri, dicendo di aver "fatto una sciocchezza". In caserma ci è arrivato in taxi, lo stesso con cui si era allontanato dopo il colpo. Ha riconsegnato la refurtiva e ha chiesto scusa. È stato denunciato a piede libero.
Rapina una banca minacciando di avere una bomba
Il tutto è successo nella mattinata di ieri, mercoledì 29 giugno, a Milano. Sono da poco passate le 11 quando al 112 viene segnalata una rapina in corso in via Francesco Sforza, all'angolo con Porta Romana. Sul posto si precipitano i poliziotti a bordo delle volanti ma per pochi minuti mancano il malvivente. Ascoltando le testimonianze delle cassiere, gli agenti vengono a sapere che un uomo sulla sessantina è entrato a volto scoperto minacciando di avere una bomba in tasca e ordinando di consegnare i soldi. Impaurita, la dipendente gli ha consegnato banconote da 500 euro e lui si è dato alla fuga.
Il pentimento: "Ho fatto una stupidaggine"
Venti minuti dopo, però, il colpo di scena: pentito di aver derubato lo sportello, si è fatto accompagnare in taxi alla caserma dei carabinieri del Vigentino di via Noto dove ha confessato la rapina. Ai militari ha consegnato il bottino spiegando di aver messo a segno il colpo a causa di gravi difficoltà economiche. Addosso non aveva alcuna bomba. "Ho fatto una stupidaggine", ha detto ai carabinieri che l'hanno denunciato a piede libero. A salvarlo dalle manette, il pentimento immediato. L'uomo ha alcuni precedenti simili.