Rapina nella villa di Roby Facchinetti: la banda potrebbe essere stata aiutata da una talpa
Potrebbero aver avuto una talpa o alcuni complici all'esterno: è su queste ipotesi che la Procura di Bergamo starebbe vagliando per il caso della rapina avvenuta nella villa di Roby Facchinetti nella serata di domenica 26 gennaio. Per trentacinque minuti – "i più brutti della nostra vita" dirà il cantante – Facchinetti e la sua famiglia sono stati tenuti in ostaggio da tre rapinatori con il passamontagna e le pistole puntate.
Non c'è ancora un elenco preciso dei gioielli e dei beni portati via dai ladri: il bottino però, secondo le forze dell'ordine, sarebbe intorno ai centomila euro. I rapinatori, così come descritto dalle vittime, avrebbero avuto gli auricolari: in questo modo avrebbero comunicato tra loro – senza usare telefonini più semplici da tracciare – ma anche con l'esterno.
L'ipotesi della talpa
Il fatto che la banda sapesse come muoversi all'interno della casa, lascia pensare – stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giorno – che siano stati assistiti da una talpa che magari conosceva bene la villa. Quella sera, non appena uno dei figli di Facchinetti ha aperto la porta per far rientrare il cane, i ladri hanno fatto irruzione.
Si sono fatti consegnare soldi e gioielli dal figlio e dalla compagna e poi si sono diretti verso Facchinetti e la moglie che, per lo choc, ha anche avuto un malore. Facchinetti ha voluto ringraziare sul proprio profilo Facebook, la Procura, la polizia, il sindaco e i fan per il sostegno e l'aiuto datogli per questa terribile vicenda.
Intanto gli inquirenti stanno analizzando i filmati delle telecamere nella speranza di poter individuare l'auto con cui la banda è fuggita.