Rapina il fattorino di una pizzeria per 300 euro, 46enne assolta: “Mi ha obbligata il mio compagno”

Una 46enne è stata assolta dall'accusa di aver rapinato il fattorino di una pizzeria il 20 dicembre del 2023 a Cologno al Serio (in provincia di Bergamo). Insieme a lei quella sera c'era il compagno 30enne che, ha affermato la donna, l'avrebbe "obbligata a partecipare alla rapina" e lei lo avrebbe fatto per "paura". La donna ha poi denunciato l'uomo per maltrattamenti e il prossimo 3 aprile si aprirà per lui il procedimento giudiziario davanti al gup Vito Di Vita anche per le accuse di sequestro di persona ed estorsione.
La rapina al fattorino e la denuncia per maltrattamenti
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, il 30enne e la 46enne avrebbero assaltato il fattorino 22enne a Cologno al Serio dopo aver ordinato due pizze. Il ragazzo era arrivato sul luogo dell'appuntamento a bordo di un'auto, portando con sé anche il marsupio con dentro i 300 euro raccolti nelle varie consegne. Ad aspettarlo, però, ci sarebbero stati i due che gli puntavano un fucile a pompa contro.
Poche ore più tardi, i due erano stati arrestati dai carabinieri di Treviglio per la rapina. Il 30enne è stato condannato per quell'episodio a 4 anni di carcere, mentre la 46enne è stata assolta per stato di necessità. La donna aveva spiegato alla gip Beatrice Parati durante l'interrogatorio di convalida di essere stata "obbligata" dal compagno "a partecipare alla rapina, l’ho fatto perché avevo paura". Dopodiché, lo aveva denunciato per maltrattamenti.
Le accuse contro il 30enne
La 46enne ha spiegato che i maltrattamenti ai suoi danni sarebbero iniziati a ottobre, dopo anni di conoscenza. Spesso gli episodi si sarebbero verificati in situazioni in cui c'era la droga di mezzo. Come riportato dal Corriere della Sera, la donna ha raccontato di quando aveva chiamato i carabinieri e il 30enne per questo l'avrebbe picchiata intimandole di richiamarli per accusare l'ex marito.
Il prossimo 3 aprile inizierà il procedimento per maltrattamenti, sequestro di persona ed estorsione. Come persona offesa, oltre alla 46enne, anche un amico dal quale la donna aveva trovato rifugio. Quest'ultimo ha già testimoniato al processo per rapina, raccontato di quando il 13 dicembre 2023 il 30enne si era presentato da lui per costringere la donna a seguirlo "prendendola per i capelli". L'amico della 46enne sarebbe stato vittima di estorsione da quello stesso uomo, che una volta lo avrebbe anche picchiato. Il 30enne, che si è fatto interrogare dopo la chisura delle indagini, ha ammesso i litigi ma negato le violenze.