Rapina e aggressione in una gioielleria a Milano, bottino da quasi 40mila euro: tre arresti
La Polizia ha arresto tre persone sospettate di essere gli autori della rapina in una gioielleria milanese il 5 febbraio del 2020. I tre, secondo le accuse, fingendo di voler fare acquisti nel negozio, avevano minacciato i proprietari con un coltello, rubando merce per un valore totale di 38mila euro, facendo poi perdere le proprie tracce. Durante la fuga gli anziani proprietari della gioielleria erano stati anche aggraditi, e con loro anche un cittadino che aveva cercato di bloccarli, accortosi del furto in atto.
Le indagini
La misura cautelare nei confronti dei tre indagati è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Milano, a seguito della richiesta del Sostituto Procuratore della Procura di Milano, Isabella Samek Lodovici. Le indagini sono partite dalla denuncia delle vittime e dalle informazioni di alcuni testimoni. I tre soggetti, il cui profilo corrispondeva fortemente a quello dei tre rapinatori, sono stati individuati così dalle forze dell'ordine. Uno dei tre, in particolare, qualche giorno prima della rapina era entrato nell'esercizio commerciale fingendosi un acquirente e simulando l'interessamento a un acquisto, effettuando al contrario un sopralluogo. Gli agenti della Polizia Scientifica di Milano hanno effettuato degli approfondimenti di natura tecnica e scientifica nei confronti dei tre, e hanno trovato tracce di Dna sul luogo dei fatti, oltre ad aver anche registrato dati di localizzazione compatibili con la loro presenza in gioielleria il giorno della rapina. I tre indiziati tra l'altro, per evitare di essere individuati, nei giorni immediatamente successivi alla rapina, erano fuggiti in Spagna. Gli arrestati sono un 23enne, già in carcere per altri precedenti simili, un 25enne agli arresti domiciliari, anche lui con alle spalle, e un 24enne.