Rapimento Eitan, parla il nonno da Israele: “Quando crescerà mi ringrazierà per averlo salvato”
"In aereo Eitan non ha mai smesso di chiedere quando saremmo arrivati e gridava: ‘Voliamo in Israele, voliamo in Israele'". Queste le parole del nonno Shmuel Peleg, il nonno di Eitan indagato dalla Procura di Pavia per sequestro di persona, rilasciate all'emittente israeliana N12. Ai giornalisti israeliani Peleg, un uomo di 58 anni, spiega che per lui la sua uscita dall'Italia si è svolta in totale regolarità: "Sono passato per la frontiera e ho mostrato regolarmente i passaporti". E poi aggiunge: "Credo che Eitan un giorno crescerà e dirà: ‘Nonno, hai fatto tutto il possibile per salvarmi'".
L'ipotesi degli interessi economici dietro al sequestro
Su quanto accaduto stanno indagando ora gli inquirenti: si sta cercando di ricostruire minuto per minuto di sabato 11 settembre quando il nonno materno con la scusa di trascorrere qualche ora con il piccolo lo ha invece caricato su un volo privato dalla Svizzera direzione Israele, dove si trovano ora. Una violazione di quanto deciso invece dal Tribunale di Pavia che aveva assegnato il piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto della strage del Mottarone, alla zia paterna. In un'intervista rilasciata a La Repubblica lo zio paterno aveva fatto sorgere l'ipotesi che dietro il gesto del nonno ci fossero motivazioni economiche: "Non sappiamo per certo. Io presumo che loro non abbiano ancora fatto l’atto per l’eredità del bisnonno, una persona molto ricca, anche lui vittima della tragedia del Mottarone. Può essere che l’erede principale fosse la mamma di Eitan e, di conseguenza, anche Eitan fosse il prossimo in linea di successione di un grande patrimonio".
Il 29 settembre l'udienza per la restituzione del bambino
Ora la disputa legale tra le due famiglie sull'affidamento di Eitan potrebbe già concludersi il prossimo 29 settembre quando è fissata nel Tribunale di Tel Aviv un'udienza per l'immediata restituzione del bambino: la decisione dei giudici potrebbe però arrivare tra qualche settimana. Certo è che un parere legale del governo israeliano, emesso da esperti dei ministeri degli Esteri e della Giustizia, ha sottolineato che Eitan dovrà essere restituito ai suoi tutori legali in Italia, ovvero agli zii paterni come aveva previsto la Procura subito dopo la tragedia e le dimissioni dall'ospedale. Gli esperti entrano nel dettaglio affermando che il gesto del nonno materno ha violato la Convenzione dell'Aia sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori: una legge adottata anche da Israele nel 1991.