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Rapimento Eitan, la zia paterna ha raggiunto il bambino in Israele per riportarlo in Italia

La zia di Eitan è arrivata in Israele e rivedrà il piccolo dopo giorno, da quando lo scorso 11 settembre il nonno materno lo ha preso e riportato in Israele. Stando a quanto riferito dalla portavoce della zia: “”L’obiettivo del viaggio in Israele è di riportare Eitan in Italia”. Ora Eitan si trova nella casa del nonno a Petah Tivka, vicino a Tel Aviv e sta bene.
A cura di Giorgia Venturini
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La zia di Eitan, ovvero la tutore legale del bambino di 6 anni unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, è arrivata in Israele. Non lo vedeva dallo scorso 11 settembre quando il piccolo era stato preso dal nonno materno con la scusa di un pomeriggio insieme e invece lo ha caricato a bordo di un aereo privato e lo ha portato in Israele. Da allora la Procura di Pavia indaga sui nonni materni con l'accusa di sequestro di persona aggravato dalla giovane età del bambino. Sulla lista degli indagati è finito ora anche l'autista israeliano che ha condotto nonno e nipote in un aeroporto in Svizzera: da capire invece ancora il ruolo che ha avuto la nonna nella fuga.

Zia e nipote si sono sentiti prima tramite videochiamate

Da quel pomeriggio la zia paterna ha visto Eitan solo in qualche videochiamata. L'ultima lo scorso venerdì quando hanno organizzato questa chiamata lo zio materno e il fratello della mamma di Eitan. Il piccolo si sarebbe mostrato felice: "Ci ha fatto vedere i pacchi con i regali che gli sono arrivati erano tutti sul tavolo. Eitan, come tutti i bambini, era contento all'idea di scartare quei regali", ha detto la zia. Ora Eitan si trova nella casa del nonno a Petah Tivka, vicino a Tel Aviv e sta bene. Qui lo raggiungerà a breve la zia.

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La zia vuole riportare Eitan in Italia

Stando a quanto dichiarato la portavoce della zia: "L'obiettivo del viaggio in Israele è di riportare eitan in Italia". Ecco nel dettaglio quanto riferito dalla portavoce della famiglia paterna: "La dottoressa Aya Biran-Nirko, tutrice legale del bambino Eitan Biran, è arrivata poco fa in Israele e sta ora completando il sui obblighi di isolamento per il Covid. E' arrivata in Israele accompagnata da autorità diplomatiche, in seguito al seguito del sequestro illegale di Eitan per il quale è stata aperta un'inchiesta penale in Italia per sospetto di rapimento aggravato, e ai fini di un procedimento giudiziario, compresa l'indagine penale contro i suoi sequestratori in Israele". La zia, secondo quanto afferma la portavoce, è "turbata dalle notizie sulla condizione psicologica e mentale di Eitan e da ciò che gli è stato fatto dai suoi rapitori nel tempo che si trova con loro. La casa di Eitan, infatti, è in Italia". Per questo unico obiettivo della dottoressa Aya Biran "è quello di riportare Eitan a casa, serenamente e senza indugi, in modo che possa continuare gli studi di prima elementare, iniziati circa una settimana prima del rapimento e per i quali si preparava da molto, così come gli altri trattamenti di riabilitazione e trattamenti di supporto mentale che erano in corso, interrotti a causa del rapimento". A fatto poi sapere che gli zii, i nonni del defunto Amit, le sue cugine, i suoi compagni di classe, il personale terapeutico e riabilitativo e l'intera comunità ebraica "attendono con impazienza il ritorno del piccolo Eitan alla sua vita di routine e stabilità, così importante per lui dopo la tragedia".

I due governi in campo per risolvere il problema dell'affidamento

Intanto la battaglia per l'affidamento potrebbe avere una svolta nell'udienza del 29 settembre quando i giudici decideranno per il rientro o meno in Italia del piccolo. Una vicenda che ha richiesto anche il coinvolgimento dei due governi. Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha più volte ribadito che sta facendo accertamenti, mentre il governo israliano ha incaricato dei consulenti legali i quali si sono espressi già per un ritorno in Italia del piccolo. Il tribunale di Tel Aviv deciderà se attivare la procedura della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori e chiedere l'immediato rientro in Italia oppure no.

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