Rapimento Eitan, c’è il terzo indagato: è l’autista che ha portato nonno e nipote all’aeroporto
Si aggiunge alla lista degli indagati anche l'autista della Golf Blu noleggiata il giorno prima del rapimento di Eitan e che avrebbe portato nonno e nipote all'aero privato diretto in Israele. Così ha deciso la Procura di Pavia che da giorni sta facendo luce su quanto accaduto nel pomeriggio dell'11 settembre quando il nonno materno Shmuel Peleg, con la scusa di passare qualche ora con il nipote, ha preso Eitan dagli zii paterni e l'ha portato in Israele dove vivono i parenti del ramo materno della mamma. Tra gli indagati ora compare entrambi i nonni materni e ora anche l'autista: l'accusa è di sequestro di persona aggravato dalla giovane età di Eitan, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone. Gli agenti della Squadra Mobile sono ora al lavoro per cercare di ricostruire il ruolo nelle vicenda sia della nonna materna che dell'autista.
Oggi l'incontro tra la zia paterna e Eitan
Da quel pomeriggio è iniziata la battaglia legale per l'affidamento del piccolo, affidato subito dopo la tragedia e le dimissioni dall'ospedale alla zia paterna Aya. Ora a decidere tutto potrà essere l'udienza del 29 settembre quando si deciderà per il rientro in Italia del piccolo. Intanto il tribunale di Tel Aviv deciderà se attivare la procedura della Convenzione dell'Aja sulla sottrazione dei minori e chiedere l'immediato rientro in Italia oppure no. L'attesa però è per oggi domenica 19 settembre quando la zia paterna raggiungerà Israele e potrà vedere il piccolo: dallo scorso 11 settembre tra di loro ci sono state tre videochiamate, l'ultima venerdì sera. Il bambino si troverebbe a casa del nonno a Petah Tivka, vicino a Tel Aviv. A organizzare le videochiamate è lo zio materno e fratello della mamma di Eitan. Il piccolo si sarebbe mostrato felice: "Ci ha fatto vedere i pacchi con i regali che gli sono arrivati erano tutti sul tavolo. Eitan, come tutti i bambini, era contento all'idea di scartare quei regali".