Rapimento di Eitan, il nonno patteggia una pena a un anno e otto mesi
È arrivato anche il consenso del giudice per l'udienze preliminare sulla richiesta di patteggiamento a una pena di un anno e otto mesi: così si conclude la vicenda che ha visto imputato Shmuel Peleg, accusato di aver rapito il nipote Eitan, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, e averlo portato in Israele. Patteggia la pena anche il complice del nonno: un anno e sei mesi per Gabriel Alon Abutbul. Per entrambi la pena è sospesa. Il nonno nei giorni scorsi aveva già versato al piccolo un risarcimento di 50mila euro.
Il rapimento nel settembre di un anno fa
I fatti risalgono all'11 settembre del 2021 quando il nonno materno l'avrebbe portato di nascosto in Israele servendosi del complice Gabriel Alon Abutbul, che avrebbe fatto da autista fino in Svizzera. Qui Shmuel Peleg e suo nipote sarebbero poi decollati per Tel Aviv con un aereo privato. Fin da subito il nonno di Eitan e Abutbul sono stati accusati di sequestro aggravato, sottrazione di minore all’estero e appropriazione indebita del passaporto.
Il piccolo è rimasto in Israele per tre mesi. Poi il ritorno in Italia dopo la decisione del giudice israeliano che ha dichiarato illegittima la sottrazione e quindi ha disposto l'imminente rimpatrio del piccolo. Il piccolo era poi ritornato a vivere con la famiglia della zia paterna: l'unica tutrice legale riconosciuta dal Tribunale.
Indagate 14 persone per la tragedia
Il piccolo nella tragedia ha perso i genitori, il fratellino e i bisnonni. A distanza di mesi sono 14 gli indagati dalla Procura di Verbania per la tragedia del Mottarone, che portò in tutto alla morte le 14 persone che si trovavano all'interno della funivia crollata. Oltre alle persone fisiche ci sono inoltre le due società: Ferrovie del Mottarone, proprietaria dell'impianto, e Leitner, responsabile delle manutenzioni.