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Ramy Elgaml morto dopo un inseguimento, esce dall’ospedale il 22enne che guidava lo scooter: ora è ai domiciliari

Fares Bouzidi è stato dimesso dall’ospedale e ora è agli arresti domiciliari perché accusato di resistenza e omicidio stradale. Il 22enne era alla guida dello scooter sul quale viaggiava anche Ramy Elgaml. I due stavano scappando dai carabinieri e si sono schiantati in via Ripamonti.
A cura di Enrico Spaccini
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Ramy Elgaml
Ramy Elgaml

È stato dimesso dall'ospedale San Paolo di Milano Fares Bouzidi, il giovane che era alla guida dello scooter sul quale viaggiava anche Ramy Elgaml nella notte tra sabato 22 e domenica 23 novembre. Il 22enne si trova ora agli arresti domiciliari nella casa della sorella maggiore, accusato di resistenza a pubblico ufficiale e indagato, insieme a un carabiniere, per omicidio stradale in seguito alla morte del 19enne. Nelle prossime ore sarà ascoltato dalla giudice Marta Pollicino, mentre al cimitero di Bruzzano si svolgeranno i funerali di Elgaml.

Le condizioni di Bouzidi e l'arresto

Bouzidi era alla guida dello scooter Tmax che intorno alle 3:40 ha ignorato l'alt dei carabinieri in via Rosales. A quel punto, è partito l'inseguimento che si è concluso all'angolo tra via Ripamonti e via Quaranta: lo scooter avrebbe impattato un muretto, sbalzando il 22enne e Elgaml che era seduto dietro di lui. Il primo ha riportato gravi lesioni, ma è sopravvissuto. Il secondo si è schiantato contro il palo di un semaforo, cosa che probabilmente gli ha causato la lesione dell'aorta e la successiva emorragia interna che si è rivelata fatale.

Il 22enne, di origine tunisina, era stato trasportato d'urgenza in ospedale e indotto al coma farmacologico. Dopo una serie di interventi chirurgici per rimediare ai trami al volto riportati nella caduta, Bouzidi è stato dimesso. In questi giorni è rimasto piantonato dai carabinieri, in quanto posto sotto arresto per resistenza a pubblico ufficiale, e ora si trova ai domiciliari in casa della sorella maggiore.

Le indagini sulla morte di Elgaml

Continuano, invece, le indagini per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e le eventuali responsabilità nella morte di Elgaml. Il pm Marco Cirigliano ha iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di omicidio stradale sia Bouzidi che il vicebrigadiere del Radiomobile che si trovava alla guida dell'auto che stava inseguendo i due ragazzi. Questo permette ai due di nominare i propri consulenti affinché partecipino alle varie perizie e agli accertamenti tecnici degli investigatori.

È ancora da chiarire, infatti, se i due veicoli siano entrati in contatto prima che lo scooter finisse contro il muretto. Nel frattempo, gli esami a cui Bouzidi è stato sottoposto in ospedale hanno rilevato la positività al thc, uno dei principi attivi della cannabis.

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