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Ramadan, polemica per la circolare di una preside: “Non fate verifiche o gite nei giorni finali del digiuno”

Nuova polemica per una scuola lombarda. Al centro c’è la circolare intitolata “Informazioni sul Ramadan e linee guida per il personale docente” dell’istituto Bertesi di Soresina (Cremona) dove si chiede di evitare interrogazioni o verifiche durante i giorni finali del Radaman.
A cura di Ilaria Quattrone
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Foto di repertorio
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Dopo il caso della scuola di Pioltello, ne è nato un altro. La dirigente dell'istituto comprensivo Bertesi a Soresina ha emanato una circolare intitolata "Informazioni sul Ramadan e linee guida per il personale docente" che ha scatenato alcune polemiche.

"Con la presente desidero fornirvi informazioni essenziali su questo importante periodo per la comunità religiosa musulmana presente nella nostra scuola e fornire linee guida su come possiamo supportare i nostri studenti e le nostre studentesse durante questo periodo", si legge nell'introduzione.

Lungo il testo si chiede poi di essere comprensivi rispetto all'attività didattica considerato che "alcuni studenti e colleghi potrebbero essere affetti dalla riduzione dell'energia dovuta al digiuno". Viene poi chiesto, quando è possibile, di fornire "opportunità per i momenti di preghiera e riflessione durante la giornata scolastica per coloro che desiderano parteciparvi".

Inoltre si chiede di evitare il consumo di cibi e bevande "in luoghi pubblici all'interno della scuola durante le ore di digiuno del Ramadan, come segno di rispetto per coloro che stanno osservando il digiuno".

Considerato che il ventisettesimo giorno è il più importante e si veglia tutta la notte per pregare, si chiede di "non fissare quindi per il giorno successivo verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica perché potrebbero esserci molti assenti o potrebbero non essere riposati a sufficienza".

Viene chiesto inoltre di "favorire le interrogazioni e le verifiche programmate e posticipare le prove dopo la prima settimana di Ramadan". Sarebbe inoltre preferibile fissare le prove "durante le prime ore della giornata della scuola e non le ultime", nel non fissarle il giorno della festa di fine Ramadan perché potrebbero esserci assenti e infine di accettare eventuali esoneri.

Inoltre è specificato che è dovere degli insegnanti promuovere un luogo inclusivo e che sarà utile consentire agli studenti che lo praticano di poter fornire spiegazioni ai propri compagni.

La circolare ha però provocato forte dissenso tra alcuni genitori. Alcuni consiglieri comunali della Lega inoltre l'hanno considerata "inaccettabile". La dirigente ha però replicato: "Ho solo inviato una circolare come ho fatto lo scorso anno seguendo una prassi consolidata che non prevede né chiusure né iniziative di alcun genere".

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