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Raggiravano anziane sole per dilapidare la loro eredità, tenendole in vita con i farmaci

È  stata individuata dalle Fiamme Gialle di Varese una vera e propria banda di “cacciatori di eredità”. Si tratta di tre persone, arrestate con l’accusa di aver raggirato anziane sole e fragili, e di aver prosciugato i loro averi per oltre un milione di euro. Tra loro un infermiere che si vantava delle cure per tenere in vita a tutti i costi una delle vittime.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Venivano scelte con cura, le vittime: donne, anziane, nubili, senza figli o parenti in vita, malate. E, soprattutto, con conti in banca sostanziosi o proprietà immobiliari di gran valore.

È  stata individuata dai finanzieri del Comando Provinciale di Varese una banda di "cacciatori di eredità" che operava in provincia: si tratta di tre persone, arrestate oggi con l'accusa di aver raggirato anziane sole e fragili, abusando della loro debolezza e prosciugando così i loro averi per un totale di un milione e duecentomila euro.

Le eredità dilapidate e la pensione rubata

Una vera e propria associazione criminale, quella che emerge dalle indagini delle Fiamme Gialle. Che aveva ridotto in stato di indigenza e prostrazione le anziane vittime, costrette  – il più delle volte con insulti e minacce – a mettere a disposizione il proprio patrimonio.

In un caso, ad esempio, una vittima è stata indotta a dismettere l'ingente patrimonio ricevuto in eredità dai propri facoltosi genitori, composto anche da appartamenti in importanti località di villeggiatura italiane del valore di 450 mila euro, per finire a vivere in una casa di riposo pubblica, con il misero sostentamento dell'assegno di invalidità. La sua pensione? Finiva direttamente nelle tasche di uno dei suoi aguzzini.

Tra di loro anche un infermiere che si vantava delle cure per tenere in vita la sua preda

Tra di loro anche un infermiere che, intercettato dai finanzieri, si vantava con i complici di tenere in vita a tutti i costi una delle anziane vittime attraverso interventi farmacologici d'urgenza, praticati in assenza del medico curante, e iniezioni direttamente in vena di potenti farmaci bronco-dilatatori. Il tutto per poter continuare indisturbato ad attingere a quella "macchina da soldi" vivente. Non una persona, non una donna fragile.

Il sequestro della Guardia di Finanza

Ma non è finita qui. Oltre a spogliarle dei risparmi di una vita e della dignità, insultandole e manipolandole, i tre hanno anche minacciato le anziane vittime perché non collaborassero con i finanzieri durante le indagini. Inoltre, contestualmente alle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Busto Arsizio (Varese), le Fiamme Gialle hanno sequestrato parte dei fondi presi alle vittime dei raggiri e congelato una polizza assicurativa che i soggetti arrestati si apprestavano ad incassare.

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