Ragazzo ucciso alla fermata del bus a Milano, arrestato uno degli autori dell’omicidio: ha 19 anni
Ha appena 19 anni e deve rispondere di un'accusa pesantissima: omicidio volontario aggravato. Si tratta di un cittadino egiziano, M.M.M.A, non in regola col permesso di soggiorno e che viveva in un appartamento in zona San Siro: è lui, secondo la polizia di Stato, uno degli autori dell'omicidio di Antar Mouhssine, il 28enne che venne ferito a morte lo scorso 7 giugno alla fermata di un autobus della linea 91 a Milano, tra via Nazario Sauro e via Oldofredi. La polizia lo ha arrestato alle prime ore di oggi, martedì 21 luglio, dopo lunghe indagini condotte sentendo numerosi testimoni e analizzando le riprese di numerose telecamere di sicurezza di un'ampia area del Nord milanese. Sono invece ancora a piede libero gli altri due complici, anche loro ragazzi, che hanno partecipato all'aggressione, poi sfociata in omicidio, del 28enne: la polizia ha perquisito delle abitazioni nei quartieri Cenisio e Comasina per raccogliere altri elementi utili alle indagini.
La lite per futili motivi, poi le coltellate mortali
Stando a quanto ricostruito dal lavoro della squadra mobile, coordinata dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal sostituto procuratore Cecilia Vassena, la vittima aveva incontrato casualmente i suoi assassini, tre giovani, su un autobus della linea 91. Dopo un diverbio per futili motivi i tre lo avevano aggredito e costretto con la forza a scendere alla fermata di via Oldofredi: lì lo avevano colpito con diverse coltellate ai fianchi ed erano poi fuggiti, facendo perdere le loro tracce e sbarazzandosi del coltello. La vittima era stata portata d'urgenza all'ospedale Fatebenefratelli, dove era morta poche dopo il suo arrivo. La fuga dei tre aggressori è stata parzialmente ripresa dalle telecamere disseminate per strada a Milano: proprio grazie a quelle immagini, a oltre un mese dall'omicidio, il primo dei tre responsabili è stato assicurato alla giustizia.