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Ragazzo picchiato in strada da un automobilista per un sorpasso azzardato: “Nessuno mi ha difeso”

Un 23enne ha raccontato di essere stato picchiato dal conducente di un furgone da lavoro che gli aveva tagliato la strada. Alcune persone avrebbero assistito alla scena, ma nessuno sarebbe intervenuto.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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Un 23enne ha raccontato di essere stato aggredito lungo via Autostrada a Bergamo da un giovane alla guida di un furgone da lavoro. Questo, un uomo di circa 30 anni, gli avrebbe tagliato la strada a tutta velocità e quando il ragazzo gli ha fatto notare la pericolosità di quanto aveva appena fatto lo avrebbe colpito con almeno cinque pugni al viso.

Il furgone che gli ha tagliato la strada

L'aggressione sarebbe avvenuta intorno alle 16 di mercoledì 13 dicembre lungo via Autostrada. Matteo, questo il nome del 23enne, era al volante della sua auto e si trovava all'altezza di una rotonda: "Ho visto un Fiat Fiorino bianco arrivare a tutta velocità, mi ha tagliato la strada e io ho frenato e iniziato a suonare il clacson". Dopodiché, ha raccontato il 23enne a BergamoNews, lo avrebbe sorpassato perché "il ragazzo alla guida stava rallentando e mi faceva dei segni con le mani".

A quel punto, Matteo avrebbe deciso di fermarsi a bordo strada e avvicinarsi al finestrino del furgone. "Gli ho detto ‘ma cosa stai facendo, così finirai per ammazzare qualcuno', a quel punto lui ha iniziato a fare pressione sulla portiera per uscire", ha continuato il 23enne che cercava di tenere bloccato lo sportello spaventato dalla reazione dell'automobilista.

"Nessuno è intervenuto"

Quell'uomo, descritto come un 30enne italiano, sarebbe riuscito comunque a uscire dall'abitacolo: "Ha iniziato a prendermi a pugni", ha raccontato Matteo ricordando come qualcuno avrebbe visto cosa stava accadendo "ma nessuno è intervenuto per difendermi".

Prima di andare via, lasciando il 23enne con ferite al volto e un trauma al sopracciglio destro, il 30enne gli avrebbe detto di essersi segnato la targa della sua auto. Matteo ha detto di essersi presentato in caserma dai carabinieri per sporgere denuncia, dicendo, però, di non ricordare molto altro di quel furgone perché impegnato a fuggire dal suo aggressore.

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