Ragazzo fermato con 4 chili di hashish in auto: “Mi hanno costretto gli spacciatori, ho 1.200 euro di debito”
Un 25enne è stato arrestato ieri pomeriggio, martedì 4 giugno, mentre a bordo di un'auto di grossa cilindrata intestata al padre stava percorrendo via Aldo Moro a Treviglio (Bergamo). I poliziotti lo avevano fermato perché aveva fatto un sorpasso azzardato, ma vedendolo particolarmente nervoso hanno perquisito la vettura trovando quattro chili di hashish suddivisi in panetti e ovuli. Durante il processo per direttissima di oggi, il ragazzo ha riconosciuto le sue responsabilità ma ha detto di essere stato costretto a fare da corriere per conto di alcuni spacciatori verso i quali aveva accumulato un debito di 1.200 euro. Il giudice ha convalidato l'arresto, disposto l'obbligo di firma per il 25enne e rinviato il processo al prossimo 9 settembre.
I quattro chili di hashish nell'auto
Erano circa le 16 del 4 giugno quando gli agenti della Volante del Commissariato di polizia di Treviglio hanno notato un'auto di grossa cilindrata azzardare un sorpasso lungo via Aldo Moro a Treviglio. Alla guida c'era un 25enne cremasco, operaio e incensurato, che si mostrava particolarmente nervoso.
I poliziotti hanno, così, deciso di perquisire l'auto e hanno trovato nel bagagliaio 30 panetti di hashish e un centinaio di ovuli. Arrestato, si è presentato nella mattinata del 5 giugno in Tribunale a Bergamo davanti al giudice Andrea Guadagnino.
Il ricatto degli spacciatori
Il ragazzo ha voluto raccontare la sua versione dei fatti. In aula ha ammesso di avere una dipendenza da hashish e di rifornirsi facendo ordini attraverso canali Telegram. Solitamente concorda con gli spacciatori il luogo dove ritirare la dose, lasciare la busta e andare via senza mai incrociarli. L'ultima volta, però, si sarebbe trovato di fronte due uomini.
Questi, di cui il 25enne ha detto non conoscere l'identità, gli avrebbero detto: "O paghi subito, o trasporti droga per noi". Dato che il ragazzo non aveva i 1.200 euro che gli doveva, ha accettato di fare da corriere. Come da accordo, aveva parcheggiato l'auto in zona piazza Cameroni a Treviglio lasciandola aperta. Dopo dieci minuti, ha detto, è tornato là e dentro c'era la droga e un telefono, dove all'ultimo momento gli avrebbero inviato la destinazione finale. I poliziotti, però, lo avrebbero fermato subito dopo la partenza.