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Ragazzo di 28 anni trovato morto in strada nel Milanese, l’assassino lo ha ucciso con due colpi di fucile

Il 28enne trovato senza vita lo scorso 4 gennaio a Cisliano (Milano) è stato ucciso con due colpi di fucile. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita sul corpo del giovane. Continuano le indagini per accertare l’identità della vittima e per risalire al suo assassino.
A cura di Enrico Spaccini
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È stato ucciso con due colpi di fucile, il 28enne trovato senza vita la sera di sabato 4 gennaio a Cisliano (nella Città Metropolitana di Milano). L'esame autoptico, infatti, ha rilevato un primo colpo che ha raggiunto il giovane sopra il ginocchio sinistro e un secondo, quello letale, che lo ha centrato all'addome, sulla parte inferiore. I carabinieri del nucleo Investigativo di Milano e della Compagnia di Abbiategrasso sono ancora al lavoro per accertare l'identità della vittima degli spari e per risalire al suo assassino.

Le indagini sull'identità del 28enne

L'attenzione degli investigatori è concentrata su quanto accaduto tra le 20 e le 21 del 4 gennaio scorso, poco prima, dunque, che un automobilista di 45 anni chiamasse il 112 per segnalare la presenza di un uomo senza vita lungo via Regina Elena a Cisliano. Accanto al corpo c'era la fotocopia di una patente, intestata a un 28enne di nazionalità marocchina.

Come riportato da Il Giorno, la persona a cui appartiene quel documento era stata controllata due volte ad Avezzano, in Abruzzo, e una volta a Piacenza, in Emilia Romagna, dalla polizia ferroviaria. Quel giovane aveva con sé anche un foglio che attestava una richiesta di asilo in Italia, ma probabilmente era falso poiché non risulterebbero istanze a quel nome nelle banche dati. Inoltre, non sarebbe mai stato fotosegnalato, quindi l'analisi delle impronte digitale potrebbe rivelarsi inutile.

Le tracce di sangue in strada

Per quanto riguarda il presunto autore dell'omicidio, le indagini, coordinate dal pm Paolo Storari, stanno cercando di ripercorrere la traccia di sangue lasciata da chi ha trascinato il corpo in strada quella sera. Non è escluso che chi ha lasciato il 28enne in via Regina Elena possa essere qualcuno che conosceva la vittima e che in questo modo cercasse di aiutarlo.

Il 28enne, infatti, è stato lasciato su un punto visibile agli automobilisti di passaggio, mentre il suo assassino avrebbe probabilmente provato a nascondere il cadavere. Anche la fotocopia della patente lasciata accanto al giovane farebbe pensare a un tentativo da parte di un conoscente della vittima di agevolare le forze dell'ordine nel loro lavoro.

Al momento, l'unica cosa certa pare essere che il 28enne è stato ucciso con due colpi di fucile. L'ipotesi che porta all'omicidio maturato all'interno degli ambienti dello spaccio resta la più probabile.

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